Non chiamatela gara. La Francigena Bike Festival è piuttosto un’idea di viaggio che coniuga arte, natura, bellezza, cultura e spiritualità alla scoperta degli angoli più belli e inediti della Toscana.
L’evento ciclistico, che partirà dalla ex-tenuta del Presidente della Repubblica, oggi Parco di San Rossore a Pisa, dal 7 settembre 2024, è una sorta di master pensato per tutti i cicloamatori che vogliono diventare “cicloviaggiatori”.
Senza pensare a cronometri e punteggi, i partecipanti, infatti, saranno liberi di scegliere tempi, soste e ritmi; potranno anche decidere quale bici utilizzare, quella cioè che riterranno più adatta a percorrere i 420 km dell’itinerario, studiati metro per metro.
Anche il percorso sarà disponibile in due tracce gpx: una per la bici da strada, l’altra per la gravel o la mountain bike.
2024: la Via Francigena incontra l’antica Via del Sale
Con la Francigena Bike Adventure si andranno a scoprire destinazioni uniche della Toscana, come ad esempio Lucca, Altopascio, Fucecchio, San Miniato, San Gimignano, Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Radicondoli, Pomarance, Volterra, Peccioli, Calci.
Oltre ad esplorare le località che a suo tempo incantarono Sigerico, arcivescovo di Canterbury che viaggiò verso Roma nell’anno 990, i ciclisti incontreranno un tratto della Via del Sale, che da San Gimignano e i “lagoni” di Volterra portava fino al mare con i muli carichi del prezioso alimento.
Il progetto è quello di promuovere per ogni edizione un cammino storico diverso dall’anno precedente. Se nel 2024 si approfondisce la Via del Sale, nel 2025 sarà la volta delle Vie Lauretana e Romea Sanese; nel 2026 la Francigena si dirigerà verso la costa e nel 2027 si collegherà alla Via di Francesco.
La presentazione in Consiglio regionale
Ci sarà anche il Pegaso alato, simbolo della Regione Toscana, sulle maglie dei partecipanti alla Francigena Bike Adventure, manifestazione patrocinata dal Consiglio Regionale e presentata nel Media Center Sassoli a Firenze.
“L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale sostiene questa iniziativa – ha spiegato il vicepresidente Stefano Scaramelli – perché coniuga storia, arte, cultura, sport e ambiente. La Francigena è uno degli elementi della nostra identità, un percorso, per cicloamatori, che ora non sarà solo legato dalla storia ma anche dallo sport e questo per noi è motivo di grande soddisfazione. C’è dietro una grande organizzazione, legata al mondo dell’associazionismo, per un progetto che potrà proseguire con successo anche nei prossimi anni”.
“Non è una gara – spiega Fabio Bardelli vicepresidente della ASD Bike Rando – ma si tratta di un viaggio che va fatto assaporando il territorio con tutta tranquillità, senza limiti di tempo. Si parte tutti da San Rossore, la mattina del 7 settembre, ma poi i partecipanti possono decidere quanti chilometri fare ogni giorno. Per noi è il percorso dei ‘sensi’. Verrà stimolata la vista, perché si vedranno tante città d’arte bellissime, l’olfatto perché ci sarà la possibilità di annusare l’aria settembrina della Toscana, il gusto sarà ben rappresentato dalle offerte enogastronomiche lungo l’itinerario, e il tatto perché si potranno toccare elementi della natura come i cipressi o gli ulivi”.
L’ideatore del progetto, Luca Bonechi racconta che “non sarà un progetto spot, ma è previsto per quattro anni. Abbiamo pensato che il modo migliore di far vedere la Toscana in tutti i suoi aspetti fosse individuare uno dei grandi cammini inseriti nell’atlante regionale ‘La Francigena’ e farlo incontrare con gli altri grandi cammini che esistono nel territorio toscano. Questa edizione è previsto l’incontro con la Via del Sale, mentre negli anni successivi incontrerà la Via Lauretana, poi toccherà la Via Romea Sanese e la Via di Francesco”.
La Via Francigena in Toscana
L’itinerario della Via Francigena non coincide esattamente con le antiche strade consolari romane e, nel corso dei secoli, ha subito numerose variazioni. In Toscana, il percorso inizia attraversando le suggestive Alpi Apuane per poi lanciarsi verso Pietrasanta e Lucca, meta che attraeva numerosi pellegrini provenienti anche da regioni lontane dell’Europa per le sue celebri reliquie.
Proseguendo per diverse tappe come Porcari, Altopascio, e Fucecchio con il suo ponte sull’Arno, la Francigena arrivava a San Genesio (San Miniato) per poi risalire la Valdelsa, passando da San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Castelfiorentino, Certaldo e Poggibonsi prima di raggiungere Siena.
Da lì, il tracciato seguiva la Valle dell’Arbia verso San Quirico d’Orcia, la Val d’Orcia, poi scollinava in Val di Paglia e scendeva ad Acquapendente. Successivamente, a causa dell’insicurezza della Val di Paglia, i viaggiatori preferivano passare per la Rocca di Radicofani. Il cammino continuava attraverso Bolsena, Montefiascone, Viterbo e altre località, fino ad arrivare a Roma.