Si intitola “Natale tanto vale” il nuovo singolo del cantautore toscano Francesco Gabbani che racconta il lato “oscuro” del Natale, su tutte le piattaforme digitali.
“Dietro l’ideale magia del Natale si può nascondere talvolta la sofferenza di chi vive il periodo delle feste con malinconia o tristezza. E’ a queste persone che dedico la canzone, con l’augurio che riescano a ritrovare un po’ di serenità e la gioia per vivere in armonia un periodo che dovrebbe essere felice per tutti” ha scritto Francesco Gabbani.
“Natale tanto vale è una canzone “atipicamente” natalizia”. Io e Pacifico abbiamo provato a raccontare “the dark side of Christmas”. Un Natale visto dall’angolazione di chi lo vive come una ricorrenza, a chiamata obbligatoria, che per quieto vivere sociale è obbligato ad osservare, ma che in realtà diventa un amplificatore di sofferenze interiori, spesso legate alle mancate sinergie con il nucleo familiare che, proprio il Natele, ci costringe ad incontrare, talvolta in modo ipocrita. Se c’è chi vive il Natale con la magica euforia affettiva che lo contraddistingue… ecco questa canzone è dedicata a tutti gli altri”.
Il video è nato da un’idea di Gabbani con la regia di Fabio Capalbo, regista con cui ha collaborato in passato per “Viceversa”.
Racconta le difficoltà che Babbo Natale affronta nell’imparare a pattinare sul ghiaccio, un Babbo Natale “vero”, con cui Gabbani ricorda che, talvolta, dietro l’atmosfera festosa del Natale si può nascondere la sofferenza.
Con “Natale tanto vale” Gabbani chiude un anno importante nel suo percorso artistico, in cui ha pubblicato il suo quinto lavoro in studio, dal titolo “Volevamo solo essere felici”, ha condotto con successo Ci vuole un fiore il primo show green della televisione italiana in prima serata su Rai1 e ha debuttato nei panni di attore nel film “La donna per me” di Marco Martani prima di partire per un tour estivo con cui ha girato l’Italia e che si è concluso ad ottobre con due date speciali al Mediolanum Forum di Assago (MI) e al Palazzo dello Sport di Roma.
