Forte di Belvedere di Firenze è uno dei più interessanti musei all’aperto a livello internazionale. Dal 1972 ospita mostre personali di artisti contemporanei, da Henry Moore (con la storica mostra del 1972) a Beverly Pepper e Fausto Melotti, da Michelangelo Pistoletto a Mimmo Paladino, fino alle mostre più recenti di Giuseppe Penone e Antony Gormley, Jan Fabre e Eliseo Mattiacci, e poi le installazioni delle opere di Mario Merz o Luciano Fabro, Giulio Paolini o Giovanni Anselmo, così come quelle di Tony Cragg e di Anish Kapoor, di Remo Salvadori e Nancy Rubins.
Per l’estate 2021 il Forte di Belvedere punta sulla fotografia con “Ieri, oggi, domani. Italia autoritratto allo specchio”, un progetto del Museo Novecento nato sotto la direzione artistica di Sergio Risaliti.
Si tratta di due grandi mostre allestite nei tre piani della palazzina del Buontalenti: “Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea”, nata da un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, promossa Fondazione Alinari per la Fotografia e “Pienovuoto” del fotografo di fama mondiale Massimo Vitali.
“Con Italiae, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha scelto di portare nel mondo un ritratto corale e poliedrico del nostro Paese: un racconto visivo che ripercorra le trasformazioni dell’Italia, raccontandone le identità collettive, i saperi tradizionali e le grandi innovazioni – ha spiegato la Ministra Cecilia Piccioni, Direttrice Centrale per la Promozione della Cultura e della Lingua Italiana del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale -. Per capire e raccontare l’Italia, oggi come ieri, ci affidiamo a una narrazione che integri memoria storica e sguardo al futuro: è questo il percorso che abbiamo scelto per offrire al pubblico internazionale, con immagini contemporanee e d’archivio, un viaggio tra territori, opere e i diversi volti del Paese, testimoniando al contempo del talento e della straordinaria vitalità della fotografia italiana e dei suoi più giovani talenti. La mostra, già inaugurata a Minsk presso la Biblioteca Nazionale con ottimo successo di pubblico, aprirà in luglio presso il ROSPHOTO di San Pietroburgo, in occasione dell’Anno italo-russo dei musei: sono le prime tappe di un tour mondiale che coinvolgerà Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura nel mondo. La tappa fiorentina di Italiae è per noi occasione di mostrare anche al pubblico italiano il lavoro della Farnesina per la promozione della nostra cultura nel mondo, ma soprattutto per ribadire il valore del dialogo tra istituzioni culturali e imprese creative italiane e internazionali, in uno spirito di sempre maggiore vicinanza, integrazione e collaborazione”.
“La Fondazione Alinari per la fotografia il 16 luglio compirà un anno ed è significativo poterlo celebrare al Forte di Belvedere – ha commentato Claudia Baroncini, direttrice della Fondazione Alinari per la Fotografia -. Il luogo ha infatti un notevole valore simbolico per la storia degli Archivi Alinari. Qui fu allestita nel 1977 una grande mostra dedicata ai fotografi fiorentini, che incontrò un eccezionale successo, segnando un passo importante nella storia della fotografia. Dopo oltre quarant’anni inaugura, sempre qui, la mostra Italiae iniziativa del Ministero degli esteri che fa conoscere il nostro paese nel mondo, attraverso le fotografie di Alinari e di grandi autori contemporanei. Siamo quindi felici di aver contribuito alla realizzazione di questa iniziativa che accoglie Italiae anche a Firenze, dove la storia del patrimonio Alinari ha avuto inizio e va avanti, grazie alla coraggiosa scelta della Regione Toscana che lo ha acquisito e lo sostiene”.
“Italiae” Dagli Alinari ai maestri della fotografi contemporanea
Il progetto “Italiae. Dagli Alinari ai maestri della fotografia contemporanea” è una storia di archivio della migliore fotografia italiana dedicata al nostro Paese. Italiae è lo specchio di un’Italia “plurale”, su cui nel tempo si è posato lo sguardo di fotografi diversissimi per tono, tecnica e stile, attenti a restituire le identità mobili e complesse del Paese, le sue tradizioni così come le sue più sottili linee di evoluzione.
In mostra 75 fotografi – da Gianni Berengo Gardin a Paolo Pellegrin, da Gabriele Basilico a Gian Paolo Barbieri, da Luigi Ghirri a Mario Giacomelli e Ferdinando Scianna, solo per citarne alcuni – che hanno ritratto il Bel Paese ognuno a loro modo e con il loro interesse peculiare.
Un secolo e mezzo di storia in una composita antologia di scatti, per ricreare un’ideale galleria di ritratti e memorie, capace di testimoniare la ricchezza del Paese e al tempo stesso la straordinaria vitalità della fotografia italiana. La selezione di scatti, senza pretendere di riassumere nella sua interezza la complessità della fotografia italiana, si pone in ogni caso come una sfida, e un mezzo per esplorare scelte estetiche e linguaggi che hanno attraversato oltre 160 anni di immagini, tra foto d’atelier, pittorialismo, concettualismo, cronaca e ricerca artistica.
Un percorso che comincia dalle fotografie dei Fratelli Alinari e da quel vasto mondo che intorno ad essi, in termini di collezioni e archivi rappresentati, si è andato formando per giungere, attraverso i grandi maestri della fotografia del Novecento, fino alle più aggiornate sperimentazioni. Il risultato si può leggere anche come un breve compendio di storia delle tecniche fotografiche che parte dal calotipo e arriva alla virtual photography in games.
“Pienovuoto” di Massimo Vitali
“Pienovuoto” vede invece coinvolto il grande fotografo Massimo Vitali. Le foto in mostra sono un ritratto della nostra società contemporanea tra solitudini, moltitudini, spazi pieni, assembramenti e spazi vuoti, dove la natura o le città sembrano aver isolato pochi sopravvissuti nel mezzo di architetture e paesaggi grandiosi, sublimi, che dominano ancora incontrastati la vita.
L’opera di Massimo Vitali attinge esteticamente alla storia dell’arte e non solo a quella della fotografia. Italiano d’origine, anglosassone di formazione e con una visione internazionale e attenta all’evolversi della ricerca d’avanguardia a cavallo tra il secolo scorso e quello attuale, l’artista appare come un fotografo incline a non lasciare tracce nelle sue opere di momenti legati a fatti storici identificabili. Il suo mondo appare come sospeso in un fermo immagine cinematografico. Non vi sono mai dettagli identificabili con fatti storici o di attualità, se non per i titoli che, talvolta, rimandano a raduni affollati o a serate di divertimento in discoteca.
Visite guidate a Forte Belvedere 25 giugno – 10 ottobre 2021
Sono in programma, a cura di MUS.E, visite guidate alle due esposizioni e al Forte Belvedere tutti i venerdì e tutti i sabati alle ore 17 (gratuite e riservate ai soci Unicoop Firenze) e alle 18.30. Le visite consentono di apprezzare le opere di grandissimi fotografi, dalla fine dell’Ottocento fino a oggi, compiendo un itinerario poetico che attraversa l’Italia e che restituisce – attraverso la lente dell’arte – luoghi, creazioni e protagonisti di un’italianità poliedrica, con un focus particolare sull’opera di Massimo Vitali, autore di scatti magistrali sulla nostra società contemporanea.
Il percorso consente anche di conoscere storia e caratteri della straordinaria architettura militare di Forte Belvedere. È inoltre in programma un calendario di attività speciali gratuite promosso da Fondazione CR Firenze che, dall’8 luglio fino al termine delle mostre, accompagnerà i più giovani alla scoperta dell’arte della fotografica. L’iniziativa L’arte del vedere. Laboratori per giovani fotografi, a cura di Fondazione CR Firenze insieme a MUS.E, propone infatti attività laboratoriali gratuite per bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni in programma al Forte Belvedere e Villa Bardini.