Il Gran premio di Formula 1 del Mugello non nasce sotto la migliore stella. In quella che a tutti gli effetti è la gara dei record (prima volta in Toscana, gara numero 1000 per la Ferrari, primo Gran premio aperto al pubblico dall’avvento del coronavirus) ci sono due aspetti con cui fare i conti: i pessimi risultati sportivi e il caro biglietti.
Biglietti a metà prezzo
La capienza ridotta ha permesso la vendita di soli 2.880 tagliandi. Nessun abbonamento e prezzi in crescendo: quelli del giorno della gara variavano infatti da 750 a 1.200 euro. Si pensava che i biglietti sarebbero stati polverizzati in prevendita, ma così non è stato. Tanto da spingere gli organizzatori ad annullare i pochi acquisti e ripartire da capo con cifre ribassate del 50%.
L’importanza dei tifosi
“Indipendentemente dai momenti di difficoltà, sentiamo sempre il supporto dei nostri tifosi. Spero che anche loro capiscano la situazione in cui ci troviamo. È una gara speciale, ma quando si compete in un campionato, ogni gara è importante, quindi il livello di attenzione e la concentrazione sono sempre altissimi”. Così il Team principal della Ferrari, Mattia Binotto, torna a parlare dei risultati sportivi e cerca di allentare la tensione in casa delle Rosse dopo il disastro di Monza e in vista del Gp del Mugello, in programma il 13 aprile. Binotto è intervenuto a margine della presentazione dell’evento che il Cavallino Rampante organizzerà sabato prossimo in Piazza della Signoria, a Firenze, alla vigilia del Gp della Toscana – Ferrari 1000. “La pressione è esclusivamente positiva”, ha detto.
Quando al Mugello correva Schumacher
Gli è stato chiesto quanto la pista del Mugello potrà cambiare gli equilibri. “Onestamente e sfortunatamente penso poco” ha risposto Binotto. “Perché se una vettura va forte, lo fa su qualsiasi circuito. Certamente questa pista ha caratteristiche diverse da quelle sulle quali abbiamo appena corso e per questo speriamo di fare meglio di quello che abbiamo fatto in precedenza. Il Mugello lo conosciamo molto bene per averci svolto molti test. Con Michael Schumacher venivamo spessissimo a provare. È una pista bellissima, molto impegnativa e veloce che piace tantissimo ai piloti che ci hanno corso” ha concluso. “Basti pensare che una vettura di Formula 1 doppierebbe una MotoGp in circa tre giri”.