L’obiettivo della Regione Toscana è chiaro: sviluppare profili professionali altamente qualificati per la competitività della filiera dell’Agribusiness. Un intento sostenuto da 1,6 milioni di euro di risorse del Fondo Sociale Europeo (Fse+ 21/27), che saranno destinate attraverso l’avviso pubblicato lo scorso 26 luglio, rivolto a partenariati composti da almeno un organismo formativo accreditato per questo ambito, come capofila, e un’impresa del settore attiva in Toscana.
Il partenariato potrà essere, in via facoltativa, integrato da Istituti di istruzione superiore, Università, Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia) e Fondazioni Its (Istituti tecnologici superiori).
“Con questo avviso vogliamo sviluppare un’offerta formativa di qualità, finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo di persone disoccupate o inattive e utile a supportare le imprese del settore nel percorso di innovazione e sviluppo sostenibile”, spiega l’assessora alla formazione e al lavoro Alessandra Nardini.
Nardini ha ricordato che specifica attenzione sarà rivolta anche “alle figure professionali più richieste dal mercato del lavoro nelle imprese di produzione, trasformazione e commercializzazione della filiera, così come nelle realtà locali che si occupano dell’allevamento animale ed in particolare di quello equino”.
Nell’ambito dell’avviso – promosso anche attraverso GiovaniSì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani – è prevista, infatti, una specifica riserva di 533mila euro per progetti che finanzino percorsi di formazione nell’ambito dell’allevamento equino. Le domande di partecipazione potranno essere presentate fino alle 13 del 29 settembre 2023, attraverso il Sistema Informativo FSE .
La Regione spiega in una nota che, per ciascun progetto, della durata massima di 12 mesi, dovrà essere proposto un unico percorso formativo, finalizzato al rilascio di una qualifica professionale di cui al Repertorio Regionale delle Figure Professionali, ad eccezione della Figura professionale del “Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici”, per la quale la Regione ha attivato nei mesi scorsi un avviso specifico. Ogni percorso dovrà essere destinato a 15 allievi/e, che in fase di gestione potranno essere aumentati fino a 20, senza che ciò comporti un maggior contributo.
Rilasceranno una qualifica professionale compresa nel Repertorio Regionale delle Figure Professionali. Tra le figure che possono essere presentate, a titolo esemplificativo, si citano quelle che riguardano l’agroindustria ma anche l’allevamento degli animali.