Si chiama “forest bathing” e arriva dal Giappone l’ultima tendenza del turismo green che raccoglie appassionati anche in Toscana. Il termine inglese deriva infatti dal giapponese “shinrin-yoku”, che letteralmente significa immersione nella natura: coniato negli anni Ottanta da Tomohide Akiyama, allora direttore dell’Ente forestale statale giapponese, proponeva un viaggio a contatto con l’ambiente rigenerante per tutti i sensi, per il fisico e per lo spirito.
In pratica si tratta di una passeggiata nei boschi, meglio se incontaminati e il meno possibile antropizzati, da fare però lentamente. Bisogna assaporare l’odore della vegetazione, ascoltare i rumori delle foglie mosse dal vento o il canto degli uccelli tra gli alberi, recuperando così un contatto autentico con la natura.
Il “forest bathing” è una pratica che sembra davvero positiva per la salute. Secondo uno studio del 2007 condotto dall’università inglese dell’Essex fare attività fisica nel verde riduce i fenomeni depressivi, aiuta a gestire lo stress e controllare la rabbia.
Casentino, il polmone verde
In Toscana non mancano certo le zone verdi dove concedersi una lenta immersione nei boschi. A cominciare dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, un polmone verde di 36mila ettari coperti per il 90% di foreste. Qui si trova anche le antichissime e la Riserva Integrale di Sasso Fratino che dal 2017 sono state riconosciute Patrimonio mondiale dall’Unesco, nonché una rete escursionista di settecento chilometri che si snodano tra il fitto delle foreste secolari e regalano panorami mozzafiato.
Dall’Amiata alla Garfagnana
Il Monte Amiata, con i suoi castagneti e faggete, è un altro luogo ideale per praticare un’immersione totale nella natura. Percorrendo i sentieri del Parco Faunistico dell’Amiata con un po’ di fortuna si possono avvistare anche cervi e daini, mentre nella Riserva del Monte Penna si cammina tra faggi e cerri, fino agli stupendi aceri del bosco della Fonte.
Senza dimenticare le foreste della Garfagnana, la verdissima valle racchiusa tra le Alpi Apuane, dove si può provare un “forest bathing” a misura di tutta la famiglia nel Parco dell’Orecchiella, una riserva naturale a Corfino che comprende un delizioso giardino botanico dove ammirare le fioriture.
Un tuffo a Vallombrosa
Un altro luogo molto speciale è la Foresta di Vallombrosa, a Reggello, una riserva naturale biogenetica che nasce da lontano: infatti questi boschi di abeti bianchi e faggi vennero curati e fatti sviluppare dai monaci sin dall’XI secolo. Camminare qui è come tornare indietro nel tempo e si possono ammirare alcuni degli alberi più alti d’Italia, compreso un abete che supera i 60 metri di altezza.