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Fondazione Musei Senesi guarda al futuro: sostenibilità, arte contemporanea e comunità al centro della rete di 50 musei

Presentate le linee programmatiche per il 2024/2026: tra le novità l’ingresso del Comune di San Casciano dei Bagni per progettare il nuovo museo per i bronzi etruschi

Fondazione Musei Senesi

Alleanze, sostenibilità, partecipazione e dialogo: sono queste le parole chiave nelle linee programmatiche 2024/2026 di Fondazione Musei Senesi, la rete che comprende 50 musei su 31 comuni nella provincia di Siena e che nel 2023 ha accolto oltre 900mila visitatori.

Comune di Siena e San Casciano dei Bagni entrano nella rete

Per il prossimo triennio la Fondazione Musei Senesi si propone di rafforzare il proprio ruolo come collettore dei player culturali, promuovendo un coinvolgimento attivo delle comunità.

“Le linee strategiche che presentiamo oggi – spiega il presidente di FMS, Alessandro Ricceri tracciano il futuro della Fondazione basato su concetti chiave che ci stanno a cuore: la valorizzazione del patrimonio museale con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di visita e a narrare i contenuti delle collezioni in modo contemporaneo e coinvolgente; la costruzione di una comunità attiva e collaborativa attorno ai musei; il rafforzamento di una rete di relazioni per creare un distretto culturale organico e connesso al territorio, capace di generare esperienze significative per comunità e turisti; la necessità di allinearsi con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, proponendo progetti che adattino questi obiettivi al contesto museale senese».

Il 2024 segna, inoltre, un nuovo ampliamento della rete museale: torna infatti all’interno di Fondazione Musei Senesi il Comune di Siena e aderisce il Comune di San Casciano dei Bagni.
Con il primo è già in atto una collaborazione concreta, a partire dall’organizzazione del DIDAday, open day organizzato appunto con il Comune e con la Fondazione Santa Maria della Scala dedicato alle attività didattiche proposte dai musei di Siena e provincia. Con il Comune di San Casciano dei Bagni, invece, il dialogo si concretizzerà nella fase progettuale per il nuovo museo che ospiterà i celebri bronzi etruschi, rinvenuti durante gli scavi archeologici del Bagno Grande.

Dall’arte contemporanea alla sostenibilità

Tra le novità il progetto“Vis-à-Vis”, per mettere in dialogo le collezioni dei musei senesi coinvolgendo tutti i linguaggi del contemporaneo: arti visive, performative, musica e poesia.
Inoltre, sono già iniziati i lavori preparatori per importanti mostre di ricerca dedicate agli Etruschi e a uno dei protagonisti del Medioevo senese: prenderanno vita nel prossimo triennio e storici dell’arte e archeologi sono già stati coinvolti per le fasi di studio.

È pronto a partire nei prossimi giorni, inoltre, il progetto Florere – finanziato dal programma “Reset” di Fondazione Monte dei Paschi – che vede FMS lavorare insieme a molti partner cittadini per promuovere pratiche sostenibili nel settore culturale della provincia. Florere mira a stimolare una rinascita culturale e sostenibile attraverso laboratori pratici ed eventi che coinvolgeranno attivamente le comunità locali e si concluderà nel 2025.

Il triennio 2024/2026 segnerà un’ulteriore apertura della rete ai player culturali di prestigio nazionale, aprendo le attività e le collaborazioni anche a realtà private. La prima richiesta di entrare nella rete è già pervenuta da parte dell’Azienda Agricola Carpineto che, in autunno, inaugurerà il proprio museo aziendale di attrezzi agricoli, libri e oggetti che riunisce uno spaccato di quasi due secoli di viticoltura ed enologia.

Uno sguardo particolare sarà rivolto al turismo sostenibile, con progetti specifici che mirino a coordinare i 4 siti della provincia di Siena che sono riconosciuti patrimonio mondiale da UNESCO e con un’attività di sostegno e supporto a quei territori attualmente inseriti nella “tentative list”.

Infine, un’attenzione particolare sarà dedicata all’abbattimento degli stereotipi di genere, attraverso un progetto realizzato in collaborazione con la Provincia di Siena e il Centro internazionale Interuniversitario dell’Università di Siena “MedioEva” che mira a rileggere le opere e le collezioni dei musei.

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