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‘Firenze Segna’: parole e musica in scena al teatro romano di Fiesole

Martedì 1 settembre in concerto Massimiliano Larocca, Ivo Minuti e Alice Chiari ‘Mago Santo’, Giorgia del Mese, La mia s’ignora

Mago Santo

Continuano gli appuntamenti con la 73° Estate Fiesolana. Martedì 1 settembre 2020 si terrà lo spettacolo “Firenze Segna. Racconti dalle viscere della parola in musica” che mette insieme alcuni tra i gruppi fiorentini che – senza volerne fare una bandiera – sono da sempre andati nel profondo di un pensiero, sia musicale che letterario. Quella per l’Estate Fiesolana è una proposta che vede la presenza di artisti che hanno sempre utilizzato la musica come veicolo della parola e di un’idea. Si esibiranno musicisti che da sempre gravitano intorno alle attività de l’Associazione La Chute.  Autori di canzoni e musica viva, vivissima, che passando dalle tortuose ma anche sorprendenti vie dell’underground fiorentino ha talvolta persino varcato i confini granducali.

Sul palco del teatro romano saliranno Massimiliano Larocca, musicista fiorentino attivo da 15 anni, che ha collaborato tra gli altri con Nada, Hugo Race, Howe Gelb, Riccardo Tesi, Massimo Bubola e i ‘Mago Santo’ Ivo Minuti e Alice Chiari, insieme dal 2014 tra post punk, musica classica e folk. Insieme a loro anche la cantautrice Giorgia Del Mese, salernitana di nascita ma fiorentina di adozione, da poco uscita con il suo quarto album “Moderate tempeste”.

A corollario della parte musicale spazio al cabaret con La mia s’ignora, progetto di Duccio Tebaldi nato nel 2011, il cui nome prende spunto da una citazione di Carmelo Bene (di cui il 1° settembre ricorre anche l’anniversario della nascita)  proporrà alcune inedite letture in musica, con Agnese Focardi all’arpa e Lorenzo Carovani alla chitarra elettrica. Ospite speciale Ivan Periccioli, che come un ironico Caronte traghetterà il pubblico nelle viscere della parola in musica.

Prima del concerto verranno proiettati i 61 video de #lachutecontrelapeste, il “mini-festival” virtuale inaugurato fin dai primi giorni del lockdown. È stata un’iniziativa nata quasi da sola, da subito moltissimi degli artisti (musicisti prima di tutto, ma anche poeti, attori, pittori, …) che hanno “frequentato” l’associazione hanno spontaneamente voluto dare il loro contributo. Ecco la nostra intervista a Max LaRocca.

Perchè il concerto si intitola ‘Firenze Segna’?

C’è l’idea di una forte appartenenza territoriale, l’altra chiave di lettura è il porre l’attenzione a quello che in un certo senso possiamo definire come l’underground fiorentino. E’ un underground molto particolare di lungo corso. In Firenze Segna c’è la volontà di sottolineare una militanza di un underground fiorentino. Io come musicista il mio primo circuito me lo sono costruito fuori da Firenze, ma la cose che mi rende più felice e che reputo la conquista più importante è che da qualche anno mi sono costruito nella mia città un nome, una credibilità. Il mio è un percorso a ritroso di recupero di un’appartenenza e di un’identità ed è una cosa che accumuna me, Mago Santo e Giorgia del Mese. A corollario di queste tre realtà a Fiesole ci sarà anche Ivan Periccioli elemento storico del cabaret fiorentino e il progetto La mia s’ignora di Duccio Tebaldi, realtà che hanno sempre operato nel territorio e stanno la parte ‘narrativa’ a fianco della musica.

L’Associazione La Chute ha realizzato un piccolo ‘festival’ durante il lockdown, una sorta di resistenza rispetto a quello che stava capitando. Nel futuro voi artisti fiorentini come vi riorganizzerete?

Al momento della chiusura completa ci siamo inventati una forma di sopravvivenza tramite i video per mantenere quel ‘sangue buono’ che avevamo messo in circolazione. Quest’estate La Chute non potendo usufruire dello spazio dell’Estate fiorentina come ogni anno, ci siamo trasformati in una realtà itinerante. Abbiamo trovato nuovi spazi tra cui il castello di Montauto a Grassina quindi presumo che troveremo una terza via per questa nuova fase che si prospetta. Ci stiamo lavorando, ma sono tranquillo, ormai la nostra associazione è per lo più composta da musicisti, siamo abbastanza abituati a cambiare forma in base alle varie situazioni. Troveremo il modo di esserci.

FIRENZE SEGNA
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