Da un lato la scelta dell’amministrazione di rendere Firenze una città a inquinamento zero, dall’altro, il monito della Comunità Europea: Firenze deve ridurre le quantità di biossido di azoto, causato in buona parte dalle auto diesel inquinanti.
E così dal 31 marzo auto e veicoli merci delle classi diesel Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4 non potranno più accedere e transitare dal centro storico e nella fascia dei viali Gramsci e Matteotti nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30
Un annuncio che sicuramente avrà un grosso impatto per i fiorentini che da questa primavera avranno un assaggio delle limitazioni destinate ad ampliarsi quando scatterà lo scudo verde (presumibilmente entro la fine dell’anno) e quando sarà progettata la nuova ztl in centro.
Gli uffici tecnici del Comune di Firenze e della Regione Toscana, parimenti coinvolti perché questa iniziativa è frutto di un accordo sottoscritto nell’ottobre scorso su input del Ministero dell’Ambiente, non hanno dati ufficiali sul numero di veicoli interessati dalla limitazione, difficile infatti fare una stima considerando che ai residenti andrebbero sommati tutti coloro che ogni giorno, per motivi di lavoro o studio, arrivano a Firenze da fuori città.
Il Comune aprirà due bandi per contributi destinati ai residenti delle aree interessate dal divieto. Previste proroghe e eccezioni per visite mediche o per trasportare persone invalide
Certo è che quella in corso è una vera e propria rivoluzione verde che inciderà profondamente sulle abitudini di spostamento dei toscani, non solo dei fiorentini.
“La sempre maggiore concentrazione di abitanti nei centri urbani – ha affermato l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni – ci obbliga a concentrare su di essi la nostra attenzione e le nostre politiche di contrasto dell’inquinamento. La mobilità è uno dei principali fattori e strumenti che può aiutarci a migliorare la qualità dell’aria e della vita, pensiamo alla Tramvia che è riuscita ad abbattere 14 tonnellate di Co2 all’anno”.
Tramvia, sharing mobility, taxi elettrici sono state scelte che hanno permesso a Firenze di raggiungere importanti obiettivi nella riduzione dei PM10 ma che non sono stati sufficienti per impedire lo sforamento del biossido d’azoto rilevato dalla colonnina di viale Gramsci così come rilevato anche nell’annuale report di Legambiente sulla qualità dell’aria che cita la stazione di traffico come l’unica, in tutta la Regione, dove la media ha superato il limite del 10%, seppur in trend nettamente inferiore agli anni precedenti. Questo comunque ha indotto il Ministero a chiedere alla città di Firenze azioni concrete per contenere il superamento dei valori raccomandati.
“Oggi – ha aggiunto l’assessora – facciamo un passo avanti mettendo a disposizione 3 milioni e mezzo per sostituire i Diesel fino all’Euro 4”.
Contributi per nuove auto
Tutti i possessori di veicoli diesel inquinanti, principali responsabili dell’emissione di biossido, potranno infatti accedere ad un bando comunale, che si somma agli incentivi statali , per effettuare il passaggio verso un veicolo più ecologico.
Saranno due i bandi che emetterà il Comune di Firenze: uno rivolto ai privati residenti, l’altro per i soggetti giuridici (piccole medie imprese con sede a Firenze, artigiani, liberi professionisti, enti del terzo settore). Ovviamente è d’obbligo la rottamazione del veicolo inquinante per avere accesso al contributo che per un residente nella zona che sarà interdetta potrà arrivare fino a 5 mila euro per l’acquisto di un veicolo elettrico in caso di Isee fino a 48 mila euro.
Come ha spiegato l’assessore alla Mobilità di Firenze, Stefano Giorgetti saranno infatti tenuti in considerazione sia il criterio della residenza che dell’ISEE per agevolare i cittadini al cambio auto.
L’entità del contributo potrà coprire non oltre il 50% del costo totale del veicolo (accessori, Iva e optional esclusi) e fino ad un massimo degli importi così come indicato nella tabella:
Per fare domanda di contributo (esclusivamente online) ci sarà tempo fino al 30 giugno 2021 o fino ad esaurimento delle risorse. Le richieste saranno concesse in ordine cronologico dopo attenta valutazione e ci saranno due fasi:
– Adesione al bando e prenotazione del contributo
– Rendicontazione dell’investimento e richiesta di liquidazione
“Questa pandemia – ha detto l’assessore Cecilia Del Re – ci ha dimostrato quanto sia importante prendersi cura della qualità dell’aria, anche del contesto urbano in cui viviamo: alcuni studi dimostrano infatti come il Covid si sia diffuso più velocemente nei territori maggiormente inquinati da un punto di vista atmosferico. Sappiamo che questa è una misura che impatterà molto sui residenti delle zone interessate dal divieto ma abbiamo messo questi 3 milioni e mezzo per cercare di andare in contro alle loro esigenze e abbiamo anche previsto delle eccezioni e una proroga per i residenti che non possono adesso cambiare auto e che avranno tempo per farlo fino al 30 settembre 2022”.
Chi è esonerato
I residenti delle zone interessate dal divieto con auto diesel Euro 1,2,3 e Euro 4 avranno una proroga fino al 30 settembre 2022 per optare per un mezzo meno inquinante. Saranno esonerati dal divieto i veicoli di persone invalide, di proprietà di over 70, i veicoli utilizzati per trasporto di persone che si recano a visite mediche, terapie e analisi con certificazione medica e i motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e da collezione.
Tutti gli altri, per accedere al centro storico e alla porzione di viali interessata dallo stop potranno farlo solo a bordo di auto ibride, a gpl o metano, bifuel (benzina/gpl; benzina/metano) o a benzina purché Euro 6.
L’area interessata dal divieto
Il divieto riguarderà l’area della Ztl e l’area compresa tra piazza della Libertà (direttrice di collegamento viale Lavagnini – viale Matteotti), via Pier Capponi (esclusa), piazzale Donatello (esclusa direttrice via La Farina – via Pier Capponi), via La Farina (esclusa), via dei Della Robbia (esclusa), via Bovio (esclusa), via Scialoja (esclusa), via Scipione Ammirato (esclusa), via Cimabue (esclusa), via Fra’ Giovanni Angelico (esclusa), viale Duca degli Abruzzi (escluso), viale Giovine Italia (tratto via dell’Agnolo – via Paolieri), via Paolieri, viale Giovine Italia (tratto via Paolieri – piazza Beccaria), piazza Beccaria, viale Gramsci, piazzale Donatello, viale Matteotti, piazza del Lungo, viale Matteotti.
amsci, piazzale Donatello, viale Matteotti, piazza del Lungo, viale Matteotti.