Che la bicicletta sarebbe potuta essere la ricetta per il post Covid era prevedibile. Lo ipotizzavano (e se lo auspicavano) tutte le principali associazioni che si occupano di mobilità sostenibile. Restava da capire se anche le città italiane avrebbero deciso di investire sulla sue ruote guardando magari ad esempi lungimiranti arrivati dall’estero.
I segnali però c’erano. Con l’annuncio, durante la fase 1, del piano Bartali, l’amministrazione del capoluogo aveva dato chiari indizi di voler incentivare una mobilità più lenta, più sostenibile per la città stessa e che favorisse una qualità della vita non soltanto nel periodo necessario a superare l’emergenza ma a lungo termine.
Ora il nuovo annuncio: a settembre a Firenze arriveranno ulteriori 17 chilometri di corsie ciclabili.
Secondo quanto reso noto dal Comune, si tratterà di percorsi riservati alle biciclette realizzati con la sola segnaletica, come previsto dal Dl Rilancio per l’emergenza Covid-19, realizzato grazie ai fondi Pon Metro. I progetti sono stati approvati nell’ultima seduta della giunta comunale su proposta dell’assessore alla Mobilità.
Le corsie saranno realizzate sul lato destro della carreggiata, a fianco del marciapiede, nello stesso senso di marcia dei veicoli.
Le zone interessate dai lavori: San Jacopino-piazza Puccini, Gavinana-viale Europa, nel quadrante Porta Romana-piazza Gaddi-piazza Vittorio Veneto-piazza Paolo Uccello
“Alle corsie – ha commentato l’assessore alla Mobilità di Firenze – poi si aggiungono i 12 km di piste ciclabili strutturali, già approvate e che necessitano di lavori più rilevanti, pronte a primavera. Si tratta di uno sforzo notevole con cui vogliamo promuovere ulteriormente questa modalità di spostarsi in città sia con mezzi propri che con quelli messi a disposizione dalla mobilità in sharing”.
E a proposito di sharing mobility
Qualche giorno fa la flotta delle Mobike, le biciclette a flusso libero riconoscibili per il caratteristico colore arancione, si è arricchita di 60 mezzi elettrici.
Le e-bike arancioni erano state annunciate da tempo. L’amministrazione fiorentina non ha mai negato di credere nel servizio forte del costante riconoscimento dell’utenza che le apprezzano per la facilitò d’utilizzo, per la capillarità sul territorio e per la semplicità di parcheggio. La conferma arriva dai numeri: nel 2019 gli iscritti hanno superato quota 300 mila, più di un milione le corse effettuate (arrivando anche a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Scandicci). E n termini di emissioni di Co2 abbattute, nel report dell’ufficio comunale di parla di oltre 300 tonellate.
Stando ai dati del 2019 gli iscritti Mobike erano oltre 300.000. Nell’arco dell’anno le corse sono state più di 1 milione con un taglio di oltre 300 tonnellate di Co2
Le biciclette elettriche arancioni potrebbero aumentare. Per adesso si tratta, infatti, di una sperimentazione, se andrà bene, la flotta aumenterà. L’obiettivo è di arrivare presto a 800 biciclette a pedalata assistita in condivisone alle quali si aggiungeranno (presumibilmente entro inizio autunno) anche gli scooter e i monopattini in sharing
Per utilizzare le nuove e-bike e le mobike tradizionali occorre scaricare la nuova app Movi by Mobike, la società cinese che ha introdotto il concetto di bike sharing a flusso libero, infatti, è stata recentemente rilevata da Movi, un’azienda italiana.
Guardandoci attorno sembra insomma che l’emergenza sanitaria abbia davvero acceso i riflettori sulla necessità di ripesare agli spostamenti in città e non solo. Una nuova mobilità, più attenta all’ambiente, che privilegia l’interconnessione tra i mezzi di trasporto
Una linea che si inserisce nel più ampio disegno regionale di promozione e valorizzazione del territorio anche attraverso la realizzazione di grandi itinerari ciclabili: dalla Ciclovia Tirrenica, che si snoda lungo la costa, alla Ciclopista dell’Arno passando per la Ciclovia del Sole.