Edizione graziata dalla pioggia e baciata dal sole. La Asics Firenze Marathon 2021 – la numero 37, quella della ripartenza dopo un anno di stop – è stata fortemente voluta dagli organizzatori ,supportati dal Comune di Firenze per dare un segnale di rinascita e di festa. E festa è stata, con il gruppo dei 3.850 podisti (separati in due “onde”) che, con una temperatura ideale di circa 12 gradi, sono partiti da Piazza Duomo in direzione piazza San Marco e poi lungo i viali di Circonvallazione.
L’anello di Firenze
Subito dopo lo start dato dal sindaco Dario Nardella (presente anche l’assessore allo sport Cosimo Guccione) gli atleti si sono liberati dalle mascherine e si sono avviati verso il traguardo per completare i 42 chilometri e 195 metri del percorso. Di fatto un anello intorno e nel cuore della città, per poi tornare in Piazza Duomo.
“Capiamo la difficoltà di organizzare una maratona, e per questo contemporaneamente siamo orgogliosi di poterla sostenere e ospitare. È bello che finalmente si è tornati a correre la maratona nel centro di Firenze”, ha sottolineato l’assessore Guccione. Già fissata la data per l’edizione numero 38, che si correrà il 27 novembre 2022.
Presenti ad accogliere gli atleti all’arrivo e poi al cerimoniale, oltre all’assessore Guccione, tra gli altri anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il presidente Fidal Toscana, Alessandro Alberti, il vicecomandante Territorio dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, Generale di Brigata Michele Vicari.
Una maratona da record
La gara è stata tecnicamente tra le più interessanti di sempre, con i primi tre atleti uomini che entrano nella top 10 di sempre a Firenze (rispettivamente 2°, 5° e 9° tempo di sempre) e tra le donne con le prime cinque che hanno realizzato il 4°, 5°, 6°, 7° e 9° crono di sempre a Firenze. A vincere tra gli uomini il keniano Cybrian Kimurgor Kotut in 2h08’59”, mentre tra le donne prima l’etiope Tsehay Alemu Maru in 2h27’17”.
I podi
Vince dunque la 37esima Asics Firenze Marathon il keniano Cybrian Kimurgor Kotut in 2h08’59”, crono di soli 19” più lento rispetto al primato del percorso di James Kutto del 2006. Alle sue spalle sventola ancora la bandiera keniana grazie a Samuel Lomoi con 2h09’54”, mentre terzo è il burundiano Olivier Irabaruta (Us Quercia Trentin Grana) con un più che valido 2h10’13”. Primo italiano è Mohamed Hajjy (Atl. Castenaso) con 2h22’0”, già vincitore della Verona Marathon una settimana fa che ha preceduto Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate) con 2h22’29”.
Campionessa al femminile è invece l’etiope Tsehay Alemu Maru in 2h27’17” che ha preceduto di soli quattro secondi la connazionale Megertu Ifa Geletu sulla finish-line. Terzo posto sempre di stampo africano con la keniana Mercy Jerop Kwambai con 2h27’32”.
Il primato fiorentino
Prima italiana la fiorentina Marta Bernardi (G.s. Le Panche Castelquarto), triatleta azzurra di livello internazionale che si classifica decima assoluta con il nuovo primato personale di 2h43’18”. Demolito il 2h50’11” fissato sempre alla Firenze Marathon nel 2015. “Sono felicissima, ho fatto a Maiorca in ottobre il mio ultimo Ironman 70.3, una paio di settimane di recupero e qualche lungo per mettere chilometri. Questa la mia strada, per questo è per me un grandissimo risultato. Sono felicissima, Firenze è grande” ha detto. Per Marta è l’ottavo tempo italiano dell’anno.
La cronaca
Gara maschile che ha registrato una seconda parte più veloce rispetto alla prima metà, al 21,097 chilometro un gruppo di cinque uomini è passato in 1h05’07”, che faceva pensare ad un possibile crono finale superiore alle 2h10′. Così non è stato, il ritmo prudente dei primi chilometri è via via aumentato, con la scrematura avvenuta già al chilometro 30 con un passaggio di 1h31’48” solo per Lomoi, Kotut e Oqbe, mentre al chilometro 35 è rimasto un affare a due con 1h46’57” per Lomoi e Kotut. Al chilometro 40 erano invece 21 i secondi di vantaggio per Kotut (2h02’35”) su Lomoi (2h02’56”). Da qui in poi un assolo e un incremento del distacco da parte del vincitore Kotut che in via dei Calaziuoli ha fatto il vuoto per presentarsi in solitaria, vincente, in piazza Duomo.
La top ten
Cybrian Kimurgor Kotut è stato in carriera già vincitore della maratona di Parigi nel 2016, gara dove fissò il suo primato personale di 2h07’16”, mentre è stata una grande giornata per Samuel Lomoi che ha fissato qui a Firenze il suo personal best. Aveva 2h12’14” fatto quest’anno a Munster, ma il 2h09’54” sulle strade fiorentine lo proiettano nel gota degli atleti che possono vantare un primato sotto il muro delle 2h10′.
Nella top ten degli arrivati troviamo anche il secondo italiano, Andrea Soffientini (Azzurra Garbagnate), 8° assoluto in 2h22’09” anche lui al personale seguito da Domenico Ricatti (Terra dello Sport), 9° in 2h23’33”. In gara anche Alessandro Degasperi (Trentino Running) celebre Ironman Triatleta che alla sua prima vera maratona, che non sia all’interno di una gara triathlon, chiude in 2h29’54”, 19esima posizione.
La gara femminile
Gara femminile che ha visto il passaggio alla mezza maratona in 1h13’14”, qualche secondo in ritardo rispetto alla tabella prevista dal direttore tecnico Fulvio Massini, ottimo comunque il lavoro svolto da Massimo Mei, in gara con il compito di lepre sulla testa gara donne. In questo caso seconda metà di gara leggermente più lenta e con competizione comandata da un sestetto composto da Naomy Tuei, Megertu Geletu, Mercy Kwambai e Obse Deme, Souad Kanbouchia e Tsehai Maru, tutte insieme ancora al chilometro 35 in 2h02’44”.
Al chilometro 40 ancora in quattro davanti in 2h20’17”, mentre si staccano Deme e Tuei in ritardo di circa 20”. È volata finale a quattro negli ultimi due chilometri, battaglia vera e traguardo tagliato appunto per prima da Tsehai Alemu Maru in 2h27’17” e le prime quattro raggruppate in soli 31”, tutte sotto le 2h28′. È primato personale per tutte le prime tre classificate.
Una medaglia per Guido Paier
Come sempre alla Firenze Marathon tanta attenzione anche alla competizione riservata ai diversamente abili con le hand bike. La vittoria è andata a Guido Paier (categoria H5) della Sport Team Vallagarina che ha chiuso in 1h26’01”. Secondo, come lo scorso anno, è stato Alberto Glisoni del Team Alove, con il tempo di 1h34’18”. Terzo Luca Giacomo Micheli, anche lui dello Sport Team Vallagarina, col tempo di 2h02’57”. Prima donna è Grazia Colosso.