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Firenze, l’obbligo del casco sui monopattini elettrici è realtà

Controlli e sanzioni per chi sarà sorpreso senza casco. Intanto Firenze si conferma al primo posto in Italia per la mobilità sostenibile

© Shutterstock Studio Romantic

Ci siamo, scatta oggi, primo dicembre, l’ordinanza che introduce a Firenze l’obbligo del casco per i conducenti dei monopattini elettrici indipendentemente dall’età. Il provvedimento del capoluogo toscano estende l’obbligatorietà, già prevista dalla normativa per i conducenti di età compresa tra 14 e 18 anni, anche ai maggiorenni.

Firenze si conferma così capofila di questa iniziativa e la prima città in Italia dove entra in vigore questo tipo di obbligo. Mossa inevitabile per provare a contrastare gli incidenti che si sono verificati negli ultimi mesi e, dall’altro, continuare a incentivare e prediligere una mobilità sostenibile ma in sicurezza. I monopattini elettrici sono infatti un mezzo molto utilizzato a Firenze sia come mezzo privato che in sharing.

Sono felice che non ci sia stato un nuovo stop a questa ordinanza – ha detto il sindaco Dario Nardella -. Noi lo facciamo per la sicurezza dei cittadini, non abbiamo altra finalità. Mi auguro che questa misura sia rispettata. Abbiamo già fatto il punto della situazione con il comandante della polizia municipale, avremo servizi dedicati con delle pattuglie e ovviamente si preoccuperanno di far rispettare l’ordinanza“.

Le regole

Ricapitoliamo insieme le regole per l’utilizzo dei monopattini elettrici in città, insieme ad indossare il casco: velocità massima 20 chilometri all’ora (6 chilometri all’ora nelle aree pedonali); divieto di sosta e di transito sui marciapiedi; divieto di circolare contromano, salvo nelle strade con doppio senso ciclabile; divieto di trasportare un passeggero, oggetti o animali. Inoltre da mezz’ora dopo il tramonto, durante tutto il periodo dell’oscurità, e anche di giorno qualora le condizioni di visibilità lo richiedano, i monopattini elettrici possono circolare su strada pubblica solo se provvisti anteriormente di luce bianca o gialla fissa e posteriormente di luce rossa fissa, entrambe accese e ben funzionanti. I monopattini elettrici sono altresì dotati posteriormente di catadiottri rossi. Nello stesso ambito temporale l’utilizzatore del monopattino deve circolare indossando il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità.

In attesa del Tar

Sulla misura appena introdotta siamo ancora in attesa della decisione del Tar dopo il ricorso presentato da una società di sharing che opera in città. L’udienza si è svolta a metà novembre ma il Tar ha rinviato la decisione di merito al prossimo 6 aprile 2022 senza sospendere l’efficacia del provvedimento comunale impugnato.

Le multe

Per dare forza all’ordinanza sono state previste sanzioni per chi sarà sorpreso senza il casco: 42 euro dentro i centri abitati, 87 euro sulle strade esterne. I vigili, assicura il sindaco Nardella, controlleranno. “Faccio un appello – ha concluso Dario Nardella – a tutti i fiorentini, cerchiamo di dare il buon esempio e ricordiamoci che Firenze ha già pagato un prezzo alto verso la vita di un giovane che andava sul monopattino, ha battuto la testa ed è morto in un incidente. Chiedo a tutti di ricordare queste cose perché basta un po’ di pazienza, un piccolo gesto e sacrificio per salvare la vita di qualcuno. Io sono disposto a fare qualunque cosa pur di avere anche una sola possibilità in più di salvare una vita“.

E per lo sharing?

Sforzo che sarà richiesto anche a chi abitualmente noleggia in monopattini elettrici con i tre servizi di sharing attivi a Firenze. I gestori non metteranno a disposizione i casci, ma gli utenti del servizio dovranno munirsi autonomamente del casco. Insomma chi vorrà utilizzare i monopattini elettrici in sharing dovrà portarsi il casco da casa.

Prima della classe

All’indomani dell’entrata in vigore di questo obbligo, è stato presentato il “Quindicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilità sostenibile nelle principali 50 città italiane” che incorona al primo posto in Italia proprio per la mobilità sostenibile Firenze, seguita da Milano, Torino, Parma e Bologna. “Siamo orgogliosi di questo primo posto – ha detto l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti – perché da anni portiamo avanti iniziative e progetti per supportare una mobilità sostenibile che metta al centro la qualità della vita dei cittadini, dell’ambiente e del territorio. Dall’adozione Piano urbano della mobilità sostenibile alla realizzazione della rete tramviaria, al potenziamento della rete di piste ciclabili, fino ai sistemi di infomobilità e ai vari sistemi di sharing: tutte azioni che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato”.

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