Firenze celebra l’arte di Jean-Michel Folon (1934-2005), designer, illustratore, pittore, poeta e scultore che quest’anno avrebbe compiuto 90 anni. La Fondazione che porta il suo nome lancerà con il Comune un concorso fotografico.
Con le 12 opere presenti, Firenze è tra i luoghi al mondo con la concentrazione maggiore della sua arte.
Il concorso fotografico ha l’obiettivo di far conoscere le opere dell’artista distribuite sul territorio comunale e di fotografarle nei loro aspetti più artistici. Il concorso (l’iscrizione è gratuita) è aperto a tutti gli amanti della fotografia.
Il tema scelto è “Folon: fra sogno e realtà”: le foto potranno essere inviate dal primo marzo al 30 aprile secondo le modalità indicate nel regolamento reperibile sul sito del Comune.
Per la gestione del contest e per la giuria esaminatrice ci sarà la collaborazione del gruppo fotografico ‘Il Cupolone APS’, associazione di promozione sociale che si dedica alla promozione della cultura fotografica e delle arti ad essa correlate.
“Folon ha amato Firenze e Firenze lo ha sempre ricambiato – ha sottolineato l’assessora alla cultura della Memoria Maria Federica Giuliani – la nostra città ospita un museo a cielo nel Giardino delle Rose, con un nucleo significativo delle sue iconiche opere, sculture da sogno che si affacciano sulla nostra città. Ben nove si trovano al Giardino delle Rose diventato ormai da anni un parco d’artista fiabesco molto amato”. “Per questo – ha aggiunto – insieme alla Fondazione che porta il suo nome e con il gruppo fotografico ‘Il Cupolone’, abbiamo voluto celebrare il 90° compleanno del Maestro lanciando quest’iniziativa, per onorare il suo talento, lui così sognatore e perennemente in viaggi”. “Artista legato all’Italia e a Firenze in modo speciale – ha concluso l’assessora Giuliani – ha lasciato qui per sempre testimonianza della sua grande creatività legata anche all’impegno sociale battendosi sempre per i diritti umani, tanto da donare e legare per sempre il suo nome a Firenze in occasione del Social Forum. Firenze e Bruxelles sono unite dalla sua arte e oggi anche nel suo ricordo: #folonfirenze”.”
“Folon adorava l’Italia e aveva con Firenze un rapporto speciale – ha ricordato Marilena Pasquali storica dell’arte che rappresenta la Fondazione Folon– la città ospitò nell’estate 2005, al Forte Belvedere una sua grande mostra”.
“Oggi la fotografia ha invaso tutta la nostra vita, anche in modo eccessivo – ha rilevato Simone Sabatini presidente del gruppo fotografico ‘Il Cupolone APS’ – la nostra posizione è invece diversa: cercare di realizzare buone fotografie che rimangano per sempre. Da qui l’idea del concorso e di stampare le foto: la fotografia è stampa, non è solo social e condivisione”.
Le opere di Jean-Michel Folon a Firenze
L’artista belga Jean-Michel Folon aveva con Firenze un rapporto speciale: la città ospitò nell’estate 2005, al Forte Belvedere una sua grande mostra curata da Marilena Pasquali.
Prima di morire a 71 anni ha dichiarato: “Io sogno di trovare un giorno in Toscana, un luogo, con un giardino, con una bella casa tranquilla, dove poter lasciare tutte queste opere perché esistano anche dopo di me”.
Questo era quello che immaginava Jean-Michel Folon, e per volontà della vedova, Paola Ghiringhelli, a seguito della mostra antologica realizzata a Forte Belvedere nel 2005 sono state donate al Comune di Firenze 10 sculture in bronzo e 2 gessi.
Nove sono esposte nel meraviglioso Giardino delle Rose (viale Poggi, 2), sotto Piazzale Michelangelo: “Un oiseau”, del 1993, “Chat-oiseau” (1994), “Chat” (1996), “Vingt-cinquième pensée” (2001), “Méditerranée”, (2001), “Panthère”, (2003), “Je me souviens”, (2003), “Partir”, (2005), “L’envol”, (2005).
“Walking”, (2003), statua in bronzo, è collocata nel cortile di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione.
Su lungarno Aldo Moro c’è la fontana bronzea “Pluie – Pioggia”, alta tre metri donata a seguito del Social Forum del 2003.
L’opera “L’uomo della Pace” è stata acquistata dal Rotary Club e poi donata al Comune di Firenze ed è stata collocata nel 2005 in piazza Bambini e Bambine di Beslan.