Un tuffo nel passato per proiettarsi al futuro: nuova edizione del festival di cinema di archeologia, arte e ambiente, “Firenze Archeofilm”
Dai dinosauri fino ai nostri giorni, passando per l’Uomo di Neanderthal, il mondo perduto dei giardini pensili, l’Egitto dei Faraoni, l’eruzione di Pompei, i santuari dell’antica Grecia, gli Etruschi e le miniere di ferro, la vera storia dei Longobardi, l’incendio di Notre-Dame, gli ultimi indigeni Masai, lo scioglimento dei ghiacci e gli inascoltati allarmi ambientali: è questo il viaggio per immagini, proposto da “Firenze Archeofilm”.
Il festival internazionale di cinema, arte e ambiente, si tiene a La Compagnia di Firenze, ad ingresso gratuito, dal 5 al 9 marzo, con un programma di 80 film, in buona parte in anteprima assoluta, che trasporteranno il pubblico alla scoperta di mondi ed epoche lontani. I film creano un ponte culturale tra i popoli e le culture, basti pensare che i film di “Firenze Archeofilm”, provengono da Portogallo, Polonia, Italia, Estonia, Iran, Canada, Islanda, Iraq, Repubblica Ceca, Kenya, Messico, Ungheria, Turchia e Usa, oltre che dalla Russia e dall’Ucraina. Inoltre il festival porta l’attenzione degli spettatori sul grande problema attuale del cambiamento climatico, che proprio grazie ad un confronto con i modi di vivere e di interagire con l’ambiente del passato, può trovare risposte e modelli da seguire.
Il festival, arrivato alla settima edizione, è organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) con la partecipazione dell’Ateneo fiorentino, del “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria” e la collaborazione di Fondazione Sistema Toscana. In programma proiezioni non stop, dalla mattina al pomeriggio, alla presenza di ospiti internazionali, e un cartellone di incontri con i registi e cineforum.
Tra i momenti più spettacolari di “Firenze Archeofilm”, giovedì 6 e venerdì 7, la proiezione del corto in VR, Antiche tracce. La vita in palafitta, di Federico Basso, che racconta la vita in palafitta delle comunità preistoriche vissute nell’Italia settentrionale. Il pubblico avrà la possibilità – indossando appositi visori – di provare cosa significava far parte di quel mondo sospeso sull’acqua tra attività di pesca, caccia e artigianato.
Quest’anno il festival dedica un omaggio all’8 marzo, con una selezione di documentari incentrati sui grandi personaggi femminili, tra cui il film sulla vita della grande egittologa Edda Bresciani; la scoperta in Germania della cosiddetta tomba della Sciamana; il mondo solo femminile delle donne del telaio in Argentina; un cartoon sulle ultime ore della Regina Nefertari; il racconto della figura di Maria di Nazareth.
I premi di “Firenze Archeofilm”, settima edizione
Si rinnova, a “Firenze Archeofilm” 2025, la giuria degli di studenti universitari, che, grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, che dovrà valutare oltre 40 cortometraggi per l’attribuzione del “Premio studenti UniFi” al miglior corto. Al termine della manifestazione saranno assegnati i seguenti riconoscimenti: Premio “Firenze Archeofilm” al film più votato dal pubblico in qualità di giuria popolare; Premio “Università di Firenze”; Premio “Studenti UniFi” al miglior corto cinematografico; Premio “Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria” al miglior film di archeologia preistorica. Tutto il programma su www.firenzearcheofilm.it.