Storie/

Fiorino d’oro a Pinault del gruppo Kering: ha creduto nel Made in Italy

Il presidente del gruppo del lusso, che comprende Gucci e Richard Ginori, ha ricevuto l’onorificenza massima della città di Firenze

Francois Henri Pinault, presidente e amministratore delegato del colosso del lusso Kering, ha ricevuto ieri il Fiorino d’oro di Firenze, massima onorificenza della città, dalle mani del sindaco Dario Nardella. Alla cerimonia, tenutasi a Palazzo Vecchio in concomitanza con la prima giornata della 97ima edizione di Pitti Immagine Uomo, hanno presenziato fra gli altri l’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone, e la console francese a Firenze Manon Hansemann.

Il premio è andato a “un imprenditore coraggioso e visionario che ha sempre scelto di osare, anche rischiando, con l’obiettivo di fare di Kering il gruppo del lusso più influente a livello mondiale e da sempre attento alle politiche di welfare aziendale”, ha detto Nardella.

“Sono molto felice e orgoglioso di ricevere questo prestigioso riconoscimento”, ha affermato Pinault, sottolineando che “Firenze è il cuore pulsante di Gucci da quasi un secolo. E questo è anche il luogo dove tutto ebbe inizio per Richard Ginori, nel 1735″. Kering infatti è proprietaria della maison Gucci e di Richard Ginori, e ha scelto Scandicci, nell’area metropolitana di Firenze, per insediare il nuovo hub di Yves Saint Laurent.

“Pinault ha fatto due cose molto importanti per la nostra città e per il nostro territorio – ha spiegato Nardella – la prima è quella di credere nel Made in Italy: nonostante la proprietà del gruppo a cui appartiene Gucci sia francese c’è grande fiducia verso il Made in Italy, i manager, i creativi, gli stilisti, i lavoratori, tutto è rimasto nel nostro territorio, anzi c’è un grande investimento da parte del gruppo Kering. Infatti il secondo motivo di questo Fiorino è il ringraziamento che noi facciamo a Kering per le tante opportunità che sono state date a centinaia di giovani del nostro territorio”.
È un Fiorino con il quale noi diciamo grazie, però diciamo anche ‘andiamo avanti così’ perché ci auguriamo che gli investimenti sul nostro territorio continuino” ha concluso il sindaco.

Dal canto suo Pinault ha garantito che Kering continuerà a restare ben radicato nella città del giglio. “Firenze – ha detto Pinault – è una terra di ‘abbondanza’, non solo per Gucci e per l’intero settore del lusso. Abbondanza di talenti creativi professionisti del settore. Abbondanza di saper fare e competenze tramandate nel tempo”. Il numero uno di Kering, parlando ai cronisti, ha sottolineato che “più sviluppiamo i nostri brand, più investiremo in Italia e in particolar modo a Firenze. Quando vendiamo Gucci, o Bottega Veneta, vendiamo un pezzo di Italia, di italian way of life, e anche un pezzo di Firenze“. “Quindi – ha concluso – è molto importante che abbiamo un legame molto forte con questa città e questa regione. Fa parte dei nostri marchi. Non penso nemmeno a una scelta fra Firenze e un’altra città: è Firenze, punto”.

I più popolari su intoscana