di Simona Bellocci e Gabriele Michi
Serviva una vittoria e i tre punti sono arrivati nel corso del turno infrasettimanale, di fronte ai 33 mila spettatori dell’Artemio Franchi che non hanno mai smesso di incitare i viola e di sostenere la squadra. Una Fiorentina – quella di Montella – che contro la Sampdoria ha dimostrato di essere ripartita dagli errori, mostrandosi più razionale, cinica, equilibrata. Risultato finale 2-1, le reti dei viola portano la firma di Pezzella e Chiesa, mentre è stato Bonazzoli, al suo primo goal in Serie A, ad accorciare le distanze. E proprio dopo la rete dei doriani la Fiorentina ha mostrato da subito orgoglio, determinazione, quella giusta condizione mentale e psicologica che ha garantito ai viola di Montella di difendere con le unghie e con i denti il risultato, per non ripetere i peccati di ingenuità commessi contro l’Atalanta domenica scorsa.
Oggi questi tre punti arrivano dunque a dare una nuova iniezione di fiducia, fanno scoccare la scintilla per iniziare un nuovo cammino in campionato. Una vittoria che Montella ha definito come ‘una ‘liberazione’, ‘Siamo stati attenti – ha detto il tecnico gigliato – la squadra ha colpito al momento giusto’.
Adesso dunque subito testa al prossimo impegno contro il Milan, con gli animi decisamente più rasserenati e con i giusti stimoli che servono per affrontare i rossoneri. ‘Adesso giocheremo con sempre più naturalezza – dice Montella – e con molta più tranquillità.’
I presupposti sembrano esserci. Anche con un Chiesa in grande spolvero che – come ribadito dal mister viola – ‘ha fatto un grandissimo goal, di forza e lucidità e sta crescendo molto’.
Chiesa nel corso della gara contro i doriani è stato sfortunato nelle occasioni del primo tempo ma si è dimostrato cattivo al punto giusto nel cogliere il raddoppio. Rispetto alla prestazione di Parma, la Fiorentina non ha perso la testa neppure quando Bonazzoli ha ridotto le distanze. Lì, prima di arrivare alla note finali di ‘Firenze Santa Maria Novella’, i gigliati, tornati in maglia viola e ‘panta nero’ si sono fatti spietati, sfiorando il tris con un rigore non concesso dalla VAR a Riccardo Sottil.
Emozioni di una serata di fine estate più che d’autunno, dove i decibel si sono alzati al momento che Franck Ribery è uscito dal campo. A fare da sottofondo il coro dedicato ai grandi interpreti di una squadra che oggi può pensare a San Siro con un sorrisetto beffardo, lo stesso mostrato da Montella di fronte ai giornalisti a fine gara. Al Franchi, contro la Samp, è andata però in scena un’altra storia. Stasera la Fiorentina si schioda dall’ultimo posto in classifica e può avviarsi verso un nuovo cammino. Una vittoria che spazza via le nubi dal cielo di Firenze.