Annata record per la Finocchiona Igp, la regina dei salumi toscani, che ha chiuso il 2021 con una produzione di oltre 2 milioni di chilogrammi di impasto insaccato, ossia 1 milione e 92 mila pezzi prodotti.
In pratica ha registrato un aumento del 22,7% nel secondo semestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Numeri che testimoniano l’efficacia del lavoro di valorizzazione espresso dal Consorzio di tutela Finocchioa Igp.
Fondamentale il valore aggiunto dato dal riconoscimento di Igp dal 2015 al tipico salume toscano. Una tipicità che è tanto rappresentativa quanto identitaria del territorio di provenienza per un salume dalla storia affascinante: fu amato perfino da Machiavelli.
Un bilancio da record
Nel corso del 2021 sono stati insaccati oltre 248 mila chilogrammi in più rispetto al 2020 (+20,88%). Oltre all’insacco, il 2021 segna il passo anche sugli altri fronti: sono stati certificati 1.723.000 chilogrammi di Finocchiona Igp pari a 1.018.443 pezzi ossia il +15,75% in peso e +36,14% in pezzi rispetto al 2020.
L’affettato in vaschetta registra un totale di oltre 3,5 milioni di pezzi, pari più di 352.000 chilogrammi, rispettivamente +13,48% e +13,08%. Anche i tranci confezionati in sottovuoto mettono a segno un nuovo record: sono oltre 561.000 chilogrammi (+17.39%) per più di 532.000 pezzi (+44,82%) confezionati rispetto al 2020.
Un business da oltre 22 milioni
Pertanto, la Finocchiona Igp rappresenta per i salumifici toscani un mercato in deciso aumento con un valore superiore a 12.9 milioni di euro alla produzione e un valore alla vendita di 22,4 milioni. L’Italia si conferma come il principale mercato con oltre 1,2 milioni di chilogrammi di prodotto, il 72,4% del totale.
Il progetto Api Sentinelle
Nel corso del 2022 il Consorzio si pone come obiettivo di consolidare la posizione di mercato della Finocchiona Igp, legandolo ad un percorso legato alla sostenibilità. Ad aprile dell’anno scorso il Consorzio ha infatti lanciato il progetto “Api sentinelle”.
“Nel 2021 abbiamo lanciato l’iniziativa di mantenimento della biodiversità grazie all’acquisto e l’installazione nelle campagne toscane di alveari per le api impollinatrici a cui vorremo dare seguito anche quest’anno” conclude il presidente del consorzio Alessandro Iacomoni.
