Una finestra ibrida intelligente, capace di generare energia elettrica dalla luce solare e allo stesso tempo di ricevere dati attraverso la luce visibile in modalità wireless. È la prima finestra fotovoltaica smart, messa a punto dal team di ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Cnr di Sesto Fiorentino e dell’Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Glass to Power e il Lens di Sesto Fiorentino.
Sostenibilità energetica e interconnessione
La sostenibilità energetica e l’interconnessione, spiegano dal Cnr, sono i due pilastri principali su cui si baseranno le smart cities del futuro, con dispositivi energetici intelligenti e connessi, completamente integrati negli edifici, capaci di soddisfare rigorose normative e di avere un impatto energetico minimo.
In quest’ambito, nel lavoro pubblicato su Advanced Energy Materials i ricercatori hanno realizzato e studiato il primo esempio di finestra fotovoltaica dotata anche della capacità di scambiare dati attraverso la luce mediante la tecnologia Vlc (Visible light communication).
“La finestra ‘ibrida’ messa a punto ha una funzione duale: viene sfruttata non solo come elemento fotovoltaico per la conversione di energia solare in elettrica, ma per la prima volta anche come efficace sistema di ricezione di dati wireless codificati come modulazione di intensità nella luce emessa dalle comuni sorgenti Led, a frequenze impercettibili per l’occhio umano, sfruttando la tecnologia Vlc” spiega Jacopo Catani, primo ricercatore del Cnr-Ino.
I dispositivi intelligenti del futuro si alimentano da soli
“Il dispositivo è stato realizzato sfruttando nuovi concentratori solari luminescenti a Quantum Dots, soddisfa tutte le normative internazionali sugli elementi fotovoltaici e edilizi, ed è stato caratterizzato dal punto di vista di resa energetica di conversione solare secondo i più alti standard internazionali” aggiunge Sergio Brovelli, docente alla Milano-Bicocca e presidente del consiglio scientifico di Glass to Power.
La capacità di generare energia elettrica raccogliendo la luce solare o artificiale e al contempo di trasmettere dati apre anche la possibilità di realizzare dispositivi intelligenti che si alimentano da soli e così possano scambiare dati in modo pervasivo e sostenibile, senza nessun impatto energetico o sulla salute umana.