Il film d’esordio alla regia di Luca Calvani “Il cacio con le pere” sbarca su Prime Video portando la Toscana su una delle più note piattaforme di streaming on-demand.
Oltre a dirigere la pellicola Calvani è anche il co-protagonista della storia insieme all’amico di sempre Francesco Ciampi. Con loro nel cast anche Geppi Cucciari, Gianluca Gori, Anna Safroncik, Elena Di Cioccio, Marta Zoffoli, Alessio Sardelli e Alessandra Costanzo.
A firmare la colonna sonora è invece il pistoiese Gianluca Sibaldi, il maestro autore delle musiche della gran parte dei film di Leonardo Pieraccioni. I costumi sono invece di Joanna Johnston, due candidature all’Oscar e storica collaboratrice di Steven Spielberg.
Al centro della pellicola ci sono due fratelli. Il primo è l’attore squattrinato e tramontato Fred (Luca Calvani), l’altro il rigoroso Fosco (Francesco Ciampi) che lavora in un piccolo supermercato. I due si ritrovano sullo stesso sentiero dopo una vita passata a prendere strade diverse. A riavvicinarli forzatamente è la gestione condivisa dell’eredità della zia: 122 ettari di terreno, da curare “d’amore e d’accordo”.
Una trama che ci concentra sui due fratelli ma che poi si dipana anche sugli altri personaggi, rendendo “Il cacio con le pere” una commedia corale ed armonica che si fregia di alcuni gioielli: la partecipazione di Gianluca Gori nel ruolo del notaio e di Geppi Cucciari, nei panni di una colorita badante.
“Gianluca in questo film sembra David Niven dei tempi d’oro. Ha molta classe e una cattiveria subdola che è molto ben calibrata”, racconta Calvani divertito, rivelando anche qualche dietro le quinte sulla scelta della vulcanica Geppi Cucciari.
Geppi Cucciari? Un’attrice sorprendente e affascinante
“Inizialmente avevo chiamato la nostra Geppi per il ruolo di Barbara, commessa del supermercato del paese e miglior amica di Fosco. Quando però Geppi ha letto il personaggio della badante rumena Anka le è piaciuto tanto ed ha scelto lei. Quando è arrivata alle Manifatture Digitali Cinema di Prato per fare il provino l’abbiamo messa in una stanza con Francesco Ciampi ed ha lavorato sull’improvvisazione. Avevamo una scena scritta ed è diventata un’altra, si sono create delle dinamiche bellissime, è un’attrice sorprendente e affascinante”.
Abbiamo pensato di rimettere insieme il grande bacino di talenti e maestranze locali
“Il cacio con le pere” nasce anche con l’idea di ricreare una factory del cinema toscano, come racconta lo stesso regista. “Con Francesco (Ciampi n.d.r.) abbiamo pensato di rimettere insieme il grande bacino di talenti e maestranze locali. Volevamo dare agli operatori del settore la possibilità di poter lavorare vicino a casa. E così abbiamo fatto”.
“Volevamo fare squadra in Toscana con i toscani, aggiunge poi Ciampi. Non a caso nel film il paese dove vivono i due fratelli protagonisti è Borgo al Cornio, il vecchio nome di Prato”.
Ma Prato non è la sola location della pellicola, girata anche a San Casciano Val di Pesa e Torre del Lago Puccini.
Ho voluto raccontare la Toscana che incanta
“Ho voluto raccontare una Toscana che incanta, spiega ancora il regista. Noi siamo cresciuti in una regione che è bella e che genera un patrimonio emotivo. C’è un momento in cui nel nostro film il nostro Fred va incontro al mare. Ho voluto ricordare anche di quanto la natura sia guaritrice”.
La natura che colma i vuoti, riavvicina le persone, rimette in equilibrio la vita, basta fermarsi e saperla ascoltare. Un po’ come quei due fratelli tanto diversi ma uniti nel profondo dei valori fondamentali. Belli come la loro Toscana, belli come i paesaggi iconici e poi quelli che non ti aspetti, diversità che diventa un incontro di magica alchimia, proprio come “Il cacio con le pere”.
