L’annullamento dei concerti estivi ha scatenato polemiche per il mancato rimborso dei soldi spesi da parte di chi aveva già acquistato i biglietti. Secondo le disposizione governative i ticket resteranno validi per i concerti spostati nel 2021, in alternativa gli spettatori possono chiedere un voucher di pari valore da usare entro 18 mesi. Stessa modalità per i concerti annullati definitivamente, prima tra tutti l’attesa tappa lucchese dell’ex Beatles Paul McCartney, un concerto che gli organizzatori hanno dichiarato che non sarà recuperato nel 2021.
L’annuncio del rimborso tramite voucher ha però scatenato l’ira dei fan sopratutto nei confronti del Firenze Rocks e del Lucca Summer Festival: sulle pagine social dei festival c’è chi accusa di truffa gli organizzatori, chi propone una class action per riavere i soldi.
Il Codacons è intervenuto annunciando una class action: “Stiamo ricevendo numerosissime richieste di aiuto da parte di cittadini che si sono visti annullare eventi e spettacoli organizzati per le prossime settimane in tutta la Toscana – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il Governo con un colpo di spugna ha cancellato i diritti dei consumatori, prevedendo l’assurdo meccanismo del voucher come forma di rimborso. Ma è di tutta evidenza che se un evento viene annullato e non sarà più organizzato, il consumatore ha diritto in base al codice civile alla restituzione dei soldi versati, e non certo ad un voucher”.
Per tale motivo il Codacons sta valutando la possibilità di una azione collettiva contro gli organizzatori degli eventi annullati che non riconoscono, a chi non vuole o non può utilizzare il voucher, il rimborso in denaro. L’associazione ha deciso inoltre di portare il caso dinanzi alla Commissione Europea, affinché si apra una procedura di infrazione contro il Governo italiano che ha calpestato i diritti dei consumatori.
Intanto tutti coloro che hanno acquistato biglietti per concerti e spettacoli annullati in Toscana e nelle alte zone d’Italia, possono inviare una segnalazione al Codacons alla mail info@codacons.it o ottenere assistenza al numero 89349966.
Si dice amareggiato per le polemiche Mimmo D’Alessandro, promotore del Lucca Summer Festival. “Non capisco tutta questa cattiveria – dice – c’è una pandemia in corso che ha colpito tutti, noi per primi, io non ho cancellato nessun concerto, il Governo mi obbliga a non fare eventi e a dare dei voucher, non capisco il perché di questa polemica contro di noi. Non l’ho deciso io e non ho rubato niente a nessuno. Mi dispiace per chi è in difficoltà – aggiunge D’Alessandro – ma i soldi non sono persi, gli appassionati di musica possono andare ad un altro concerto. Sono solidale con tutti, ma non accetto gli insulti e il comportamento di quelli che di solito speculano comprando tanti biglietti e che ora fomentano l’odio contro di noi”.