Da ottobre a dicembre torna a Firenze il Festival della liuteria Toscana con 17 concerti in cui saranno suonati strumenti creati dagli artigiani fiorentini, opere rare e preziose uscite dalle botteghe di Michele Mecatti e Paolo Sorgentone, Serafino Casini e Claudio Arezio, Paolo Vettori e Piero Badalassi.
Un violino dal valore inestimabile
Inaugura il festival uno strumento d’eccezione, uno Stradivari del 1730 dal valore inestimabile che suonerà nelle mani del violinista Davide Alogna, nel doppio appuntamento di sabato 23 e domenica 24 ottobre all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte che vedrà sul palco l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta.
Realizzato da Antonio Stradivari e dal figlio Omobono, il violino fa parte della ristretta cerchia di quelli definiti “dalla grande voce”. Proviene da una collezione privata. In tutto il mondo gli Stradivari che è possibile suonare ancora oggi sono circa 70.
Ma la straordinarietà di questo violino non sta solo nell’arte sapiente con cui è stato realizzato, lo strumento è anche protagonista di una storia che ha dell’incredibile.
Il violino passato di mano in mano è giunto in quelle di Ginette Neveu che purtroppo è morta giovanissima in un incidente aereo nel 1949. Nessuna traccia dello Stradivari nei detriti ritrovati dopo la tragedia. Ma qualche anno dopo si sparse la voce che un contadino della zona suonava (malissimo) un violino, era proprio lui, lo Stradivari di Ginette Neveu.
La raccolta fondi #unostrumentopertutti
Novità di quest’anno il festival della liuteria toscana lancia un’iniziativa a scopo benefico: la raccolta fondi #unostrumentopertutti per l’acquisto di un sestetto d’archi da concedere in comodato gratuito a giovani studenti di conservatori, istituti musicali pareggiati, licei e scuole di musica.
Per donare basta andare sul sito https://gofund.me/c3c79237. Anche una piccola donazione può aiutare a far sbocciare un nuovo talento.
Il programma
Il violino plasmato da Claudio Arezio e la viola a firma di Paolo Sorgentone sarà suonato mercoledì 27 ottobre a Palazzo Gondi insieme al Leviosa Quartet. Musiche di Mendelssohn e Brahms.
Domenica 31 ottobre e lunedì primo novembre si torna all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte con l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta. Perfetta la “Sinfonia Concertante per violino, viola e orchestra K. 364” di Mozart per mettere in risalto le doti di Luca Fanfoni e Leonardo Bartali, a cui saranno affidati, rispettivamente, un violino Gioffredo Cappa del 1690 e una viola di Piero Badalassi del 1961.
Domenica 7 e lunedì 8 novembre all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte i Solisti dell’Orchestra da Camera Fiorentina, con in primo piano il violino realizzato nel 1929 da Giuseppe Bargelli – liutaio fiorentino che lavorò a lungo al Conservatorio – e che dopo quasi un secolo finisce nelle mani di Damiano Tognetti, a cui è affidato anche il ruolo di Concertatore. Musiche di Bach e Alessandro Marcello.
Alla liuteria italiana del XVIII secolo si ispira il francese Nicolas Gilles, che martedì 9 novembre concederà un suo magnifico e recente violoncello alla connazionale Eleonore Bernhardt, in concerto col pianista Giacomo Rossi Prodi all’Auditorium della Fondazione CR Firenze: Janacek, De Falla, Schumann e Franck.
Mercoledì 10 novembre all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte una delle pagine più celebrate di Mozart, il “Quintetto in sol minore K 516”, insieme all’altrettanto noto “Quartetto ‘Americano” di Dvorak: sul palco I Solisti di Toscana Classica, con un violino del musicista, docente e liutaio fiorentino da Massimo Nesi e una viola del pistoiese Mauro Scartabelli.
Dalla bottega Claudio Arezio provengono i violoncelli – ispirati ai modelli di Antonio Stradivari – che Giovanni Inglese e Leonardo Ascione imbracceranno domenica 14 e lunedì 15 novembre all’Auditorium di S. Stefano al Ponte.
Martedì 16 novembre l’Auditorium della Fondazione CR Firenze ritrova l’estro di Chiara Saccone, pianista di straordinario talento, stavolta in duo con la violoncellista Lisa Napoleone, musiche di Schumann e Shostakovich. Napoleone suona un violoncello Arezio del 2020.
Domenica 21 e lunedì 22 novembre si terrà un grande evento all’Auditorium di S. Stefano al Ponte – che vede coinvolti l’Orchestra da Camera Fiorentina e il Coro Harmonia Cantata; direttore Giovan Battista Varoli, maestro del coro Raffele Puccianti. Musiche di Vivaldi e Colombo Taccani, di cui verrà eseguito “Matrem Magnificat” per voce recitante, coro e orchestra su testo di Pier Luigi Berdondini.
Compositore, violinista e didatta, Ferdinando Giorgetti è stato una delle figure più rappresentative della scena musicale toscana dell’Ottocento, oltre che capostipite della scuola fiorentina degli strumenti ad arco. A lui è dedicata la serata di lunedì 29 novembre alla Sala del Buonumore del Conservatorio Cherubini. A interpretare alcuni dei suoi apprezzati quartetti sono quattro giovani formazioni di studenti ed ex studenti, in collaborazione con la classe di musica d’insieme per strumenti ad arco di Alina Company.
Martedì 30 novembre si torna all’Auditorium Fondazione CR Firenze: sul palco il Quintetto dell’Orchestra da Camera Fiorentina con un programma nel segno di Schubert e Brahms. Tra gli strumenti, spiccano il contrabbasso realizzato da Gianluca Pierozzi – affidato ad Andrea Lombardo – e il violoncello firmato da Franco Giraud – suona Iacopo Luciani – a rappresentare le ultime due generazioni della liuteria fiorentina.
Il festival si chiude nel segno di Mozart, la data è quella di domenica 5 dicembre e al centro non può esserci che il noto “Requiem”: nell’anniversario della morte del genio di Salisburgo.