A sorpresa la prima serata del Festival di Sanremo ha visto il palco dell’Ariston “invaso” dai toscani.
Ad aprire le danze proprio all’inizio della serata è stato il comico Roberto Benigni che con il suo lungo monologo sulla Costituzione italiana è riuscito a commuovere il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Quest’edizione è particolare perché cade nel 75° anniversario della Costituzione, e la Costituzione è legatissima con l’arte, la Costituzione è un’opera d’arte e ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria, – ha detto Benigni – perché butta all’aria l’oppressione e la violenza che c’era prima, ci fa sentire che viviamo in un Paese che può essere giusto e bello, che si può vivere in un mondo migliore. È un sogno fabbricato da uomini svegli, ed è una cosa che può accadere una volta nella storia di un popolo. ‘Penso che un sogno così non ritorni mai più’ si addice alla nostra Costituzione. L’hanno fatta in pochissimo tempo, sono stati dei visionari, ed è stato un miracolo perché erano 556 di tanti partiti, divisi su tutto tranne su una cosa: essere uniti per scrivere la Costituzione più bella. E non si rivolge alla società presente ma guarda al futuro. La Costituzione non si scorda di nessuno. Hanno fatto la Costituzione più bella che si possa immaginare. Pensate all’articolo 11 ‘L’Italia ripudia la guerra’. Se lo avessero adottato tutti i Paesi non esisterebbe più la guerra sulla Terra.”
Poi rivolgendosi al Presidente Mattarella ha concluso: “Tra i nostri padri costituenti c’era Bernardo Mattarella che è il padre del Presidente, lei e la Costituzione avete avuto lo stesso padre, possiamo dire che la Costituzione è sua sorella”.
A tre anni dalla sua partecipazione al Festival di Sanremo è tornato l‘ex Litfiba Piero Pelù che si è esibito sul palco Suzuki Stage di piazza Colombo con il pezzo dedicato al nipotino “Gigante”. Come fece anche nel 2020 il rocker ha ‘rubato’ la borsetta di una signora in prima fila, sventolandola come ‘bottino’, gesto che ha fatto impazzire i social.
Pelù proprio ieri ha annunciato il suo nuovo tour “Estremo” con i suoi Bandidos che partirà il 7 luglio da Matera e porterà il rocker in giro per tutta Italia in una lunga estate di concerti.
Alla 73esima edizione del Festival di Sanremo anche l’attrice fiorentina Elena Sofia Ricci che con uno splendido abito di paillettes blu notte è salita sul palco dell’Ariston per presentare la nuova serie tv di cui è protagonista “Fiori sopra l’inferno”, tratta dall’omonimo romanzo di Ilaria Tuti e in onda dal 13 febbraio in prima serata su Rai 1.
I momenti ‘clou’ del Festival di Sanremo
Buona la prima per la serata del Festival di Sanremo che ha visto vari momenti televisivi già cult a partire dalla performance di Blanco che innervosito per la mancanza del ritorno della voce in cuffia ha distrutto le rose rosse sul palco. L’immagine di Gianni Morandi che poco dopo spazza il palco resterà per sempre un simbolico contraltare all’irruenza delle nuove generazioni.
Divertenti anche i siparietti con Chiara Ferragni che ha “insegnato i social” a Amadeus. L’apertura del suo profilo Instagram ha visto in dieci minuti il ‘fiorire’ è proprio il caso di dirlo di oltre 600 mila follower.
La prima serata sarà ricordata anche per il concerto dei Pooh accompagnati da Riccardo Fogli, un live abbastanza discutibile che ha lasciato gli spettatori perplessi.
La classifica delle canzoni del Festival di Sanremo
In testa alla classifica della sala stampa troviamo Marco Mengoni super favorito che con la sua tuta di pelle ha stupito tutti gli spettatori, secondo posto per Elodie ammiratissima nel suo abito di piume nero corvo, seguita dai Coma_Cose e la loro performance amorosa.
Un ultimo posto che farà discutere quello di Anna Oxa, da anni non corre buon sangue tra la cantante e la stampa italiana. Ma ancora è presto per fare pronostici sul vincitore, c’è ancora la seconda serata e il voto del pubblico tutto da valutare.
Gli abiti di Chiara Ferragni al Festival di Sanremo
Protagonista indiscussa della prima serata del Festival di Sanremo è stata lei: l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni con i suoi abiti-manifesto, tutti firmati Dior, ma realizzati su input della stessa Ferragni e dello stylist Fabio Maria Damato.
“Il corpo di noi donne non deve mai generare odio o vergogna” questo il primo messaggio lanciato dalla co-conduttrice che ha aperto il festival con uno scialle bianco su cui campeggiava la scritta “Pensati libera”. Le parole arrivano da un’opera dell’artista Claire Fontaine e sono dedicate a tutte le donne che vogliono vivere la loro vita senza essere giudicate.
Il secondo abito intitolato “Senza vergogna” ha simulato grazie a una stampa il corpo nudo della stessa Ferragni, Eva contemporanea finalmente liberata dalla vergogna.
Terzo abito indossato da Chiara Ferragni è l’abito “Contro l’odio” che riporta stampate sulla stoffa alcune delle frasi sessiste che gli haters hanno scritto sui social all’influencer. Si va da “Ma sei mamma escort?” a “Perchè non ti rifai il seno?”.
Quarto e ultimo abito della serata è il vestito “gabbia” ispirato a Jana Sterbak, per liberare le nuove generazioni dagli stereotipi di genere in cui spesso le donne si sentono ingabbiate.