Paolo Benvegnù, l’Orchestra Multietnica di Arezzo, Claudio Morganti, Pasquale Filastò, Matilde Vigna sono gli ospiti della terza edizione del Festival dell’Alba e del Tramonto che si terrà dall’8 al 28 agosto a Castiglione d’Orcia.
L’immagine scelta per raccontare l’edizione 2022 parla chiaro: una pedana di legno appoggiata al centro della Val d’Orcia. Si tratta realmente di uno dei praticabili che viene montano per l’ormai tradizionale “concerto al tramonto” lungo la Francigena.
“Abbiamo scelto questa immagine – ha raccontato il direttore artistico Francesco Chiantese – perché racconta bene la nostra volontà di portare in questo territorio spettacoli a basso impatto ambientale, che piuttosto dialoghino con la bellezza di questo territorio e di queste piazze, cercando di non stravolgerlo neppure per la durata del singolo evento. Poche strutture, decibel controllati ben al di sotto della norma, poche luci per non trasformare le colorazioni naturali delle piazze e degli spazi che ci accolgono…il nostro compito non è altro che far dialogare gli artisti con questo territorio e le sue tante comunità”.
“Castiglione d’Orcia ha un territorio che si estende per 141,7 km² per una popolazione di circa 2 148 – continua Francesco Chiantese – qui solo concentrandosi sulla natura si va dalle acque termali di Bagni San Filippo all’Abete Bianco del Vivo d’Orcia, dalle orchidee rare del borgo di Castiglione al Marrone di Campiglia, passando per i cereali di Gallina.
In un contesto così la direzione artistica si risolve in un concetto molto semplice: portare persone belle a conoscere persone belle. È tutto qui
E per ogni comunità, in cui si possono riconoscere tracce di una storia sociopolitica peculiare, ci sono differenti tradizioni vecchie e nuove: dal Maggio tradizionale castiglionese ed i suoi Maggiaioli che lo preservano e lo tramandano con amore da secoli, al palio del Boscaiolo o alla Festa del Marrone. Invitare artisti a dialogare con questo territorio è per me, per noi, una ricchezza enorme. In un contesto così la direzione artistica si risolve in un concetto molto semplice: portare persone belle a conoscere persone belle. È tutto qui.”
Il programma degli eventi
Dall’8 al 28 agosto il Festival dell’Alba e del Tramonto propone un fitto programma di eventi, concerti, spettacoli, presentazioni, degustazioni, mostre con artisti importanti del panorama italiano ed europeo assieme a giovani incontrati direttamente nelle loro botteghe e non ancora noti al grande pubblico.
Tra gli eventi più importanti vi segnaliamo il 15 agosto lo spettacolo “Odissea X di fame e d’amore l’uomo vive e l’uomo muore” a Campiglia d’Orcia una lezione/spettacolo, allegra e poetica assieme, a partire dal canto decimo dell’Odissea di e con Matteo Pecorini e le musiche di Tommaso Ferrini.
Il 17 agosto si terrà il concerto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo guidata da Enrico Fink dal titolo “Culture contro la paura” a Castiglione d’Orcia in piazza il Vecchietta.
Il 18 agosto invece salirà sul palco di Castiglione d’Orcia il cantautore Paolo Benvegnù con un concerto dal titolo “Delle inutili premonizioni” dedicato ai classici della New Wave.
Il 19 agosto al parco dell’Ermicciolo a Vivo Giuditta Scorcelletti e Maurizio Geri analizzeranno la canzone popolare toscana e la figura di Violeta Parra attraverso il racconto musicale di due fra le più note e apprezzate voci del folk toscano. Testi bellissimi e melodie indimenticate che si intrecciano con la vita.
Il 26 agosto a Campiglia d’Orcia si tiene “Cambianze” un concerto Narrante di Pasquale Filastò, per Trio e Voce: QuaterTrio. Saranno raccontate le metamorfosi della natura, attraversando le 4 stagioni di Astor Piazzolla, le parole di Pasolini, Ovidio, Darwin e altri.
Il 27 agosto a Castiglione d’Orcia si tiene “La vita ha un dente d’oro” di Rita Frongia regia Claudio Morganti con Francesco Pennacchia e Gianluca Stetur.
La rassegna si chiuderà il 28 agosto a Castiglione d’Orcia. In piazza di terrà l’incontro “Dal territorio”: dieci cittadini avranno dieci minuti massimo di tempo per raccontarci il proprio punto di vista sul territorio. Il primo esperimenti di una serie di appuntamenti per riflettere assieme sulla comunità locale e sull’immagine che ha di sé stessa. Il tutto con uno stile allegro e poetico.