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Festa della Repubblica a Lucca, celebrazioni al femminile

Il 2 giugno, a Lucca, tornano gli eventi in presenza. È il momento del ricordo: dalla medaglia alla famiglia che ha salvato una donna durante il nazismo all’intitolazione a tre Giuste di altrettanti alberi del Giardino di Palazzo Orsetti

Lucca - © Cristina Gottardi / Unsplash

Anche a Lucca si festeggia la Repubblica. Dopo l’iniziativa dello scorso anno organizzata forzatamente a distanza, quest’anno il programma torna tutto in presenza grazie al coordinamento dell’amministrazione comunale insieme con la Casa della memoria e della pace di Lucca e con la collaborazione di Isrec-Lucca, Anpi Lucca e l’associazione teatrale “Guarnieri”. A presentare il programma è stata questa mattina l’assessore alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina, insieme alla presidente dell’Anpi Lucca Rosalba Ciucci, Nicola Barbato del direttivo Isrec, l’animatrice del laboratorio teatrale Giamburrasca Miriam Iacopi e il presidente dell’associazione teatrale Guarnieri Emilio Micheletti.

Gli eventi

Il programma per il 2 giugno si aprirà alle 9.30, in Prefettura, con la cerimonia istituzionale, alla quale parteciperà il sindaco, Alessandro Tambellini. A seguire, alle 11.30, il sindaco e l’assessore Vietina consegneranno la medaglia della Città di Lucca a Giovanni Maffei, quale rappresentante della famiglia Maffei. La medaglia viene data in segno di riconoscenza per aver accolto e sottratto alle persecuzioni naziste, mettendo a repentaglio la propria incolumità, la signora Rosa Rosenthal – vedova Reinhold – con la figlia Lilli e il marito di questa, Ugo Brandini, nel periodo maggio-settembre 1944. Alle 12, invece, nel giardino di Palazzo Orsetti, in via del Loreto, tre alberi monumentali saranno intitolati ad altrettante donne, giuste. Le tre intitolazioni andranno ad arricchire il Giardino delle giuste e dei giusti, il giardino diffuso della città che ricorda, promuove e fa conoscere la storia e le azioni di persone che hanno dedicato l’intera esistenza a ricercare la verità, a fare giustizia, a tutelare i diritti di chi diritti non aveva.

Lucca, celebrazioni del 2 giugno

Il perché del “giardino”

Idealmente in sintonia con la rete Gariwo – e promosso dal Comune di Lucca in collaborazione con l’ISREC-Lucca – il Giardino si propone non solo come momento “celebrativo-museale” ma come occasione per tornare a riflettere e a discutere pubblicamente sui temi, le pratiche, i valori testimoniati e incarnati da quelle figure. Dopo le sette intitolazioni dei mesi scorsi è ora la volta di tre donne che hanno ispirato la loro vita a un’idea di giustizia basata non sulla semplice “norma”, ma sulla volontà di resistere al potere ingiusto, di “restare umane” assumendo fino in fondo la responsabilità delle proprie scelte e soccorrendo chi è vittima incolpevole. Le tre donne sono: Agnes Heller, filosofa ungherese, studiosa dei totalitarismi. Costretta a lasciare il suo paese perché inossidabile voce di dissenso verso il regime comunista, è stata successivamente, fino alla sua scomparsa (2019), critica implacabile dei risorgenti nazionalismi; Felicia Bartolotta, vedova Impastato, madre del giovane Peppino, il coraggioso giornalista di Cinisi ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978. Alla figura di Felicia si sono interessati anche cinema e fiction televisiva; Yusra Mardini, siriana. Cresciuta in mezzo alle devastazioni e alle violenze della guerra, in fuga nel 2015 e profuga in Germania, Yusra diviene atleta olimpionica di nuoto e attivista e testimone per i diritti dei rifugiati. A queste tre figure saranno dedicati tre video realizzati da tre giovani donne e un incontro seminariale aperto lunedì 31 maggio alle ore 18. Chi vorrà potrà seguire l’incontro e vedere i video sulla pagina facebook dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea in provincia di Lucca.

Teatro e memoria

Infine, il pomeriggio di mercoledì 2 giugno si terrà l’iniziativa storico-teatrale “Crescere staffette”, percorso teatrale di memoria storica in bicicletta. Organizzato dall’associazione teatrale “Guarnieri”, sotto la direzione di Miriam Iacopi, il percorso vedrà 15 fra studentesse e studenti, frequentanti l’associazione di teatro, trasformarsi in “staffette della Liberazione” e portare una loro piccola performance nei luoghi dove si compirono atti criminali da parte dei nazi-fascisti, durante gli anni della Resistenza lucchese. Il ritrovo è alle 16 alla Casa della memoria e della pace di Lucca, sulle Mura Urbane, sopra Porta San Donato. Da qui, attraverso via San Paolino e poi via Santa Giustina, si la lapide dedicata alle donne della Resistenza, in via del Loreto (davanti Palazzo Orsetti). La tappa successiva è piazza Sant’Agostino, dove una lapide ricorda il luogo di tortura che fu negli anni dell’occupazione nazi-fascista; poi di nuovo le Mura, davanti al Carcere e a seguire Palazzo Pfanner, liceo classico “N. Machiavelli”, dove verrà reso omaggio al professore partigiano Carlo Del Bianco. Da qui si raggiunge il Real Collego, sempre percorrendo le Mura, e poi via Brunero Paoli. Il gruppo scenderà fino alla Casa del Boia e qui la rappresentazione teatrale parlerà della Pia Casa, luogo di detenzione, tortura e deportazione. Dalla Casa del Boia i presenti raggiungeranno il monumento a don Aldo Mei, sugli spalti delle Mura. Come ultima tappa i partecipanti raggiungeranno piazza Napoleone, dove le vecchie e le nuove generazioni incontreranno la Repubblica. In caso di pioggia lo spettacolo sarà posticipato al 4 giugno alle 18.

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