Toscana terra di Etruschi. Toscana terra di reperti storici che testimoniano il passaggio dell’antica popolazione e di rara bellezza. Uno di questi è indubbiamente il Tumulo di Montefortini di Comeana, all’interno della necropoli di Prato Rosello, nel Comune di Carmignano (Po).
Il tumulo, uno dei pochi visitabili dall’alto, sarà protagonista della Festa etrusca di Comeana che torna dopo due anni di assenza causa Covid. Giunta alla sua IV edizione, la festa Etrusca di Comeana si svolgerà proprio all’ombra del principesco Tumulo etrusco di Montefortini nel week end del 17 e 18 settembre.
Il programma presenta iniziative per tutti, ma un’attenzione particolare è rivolta a bambini e ragazzi. Nelle due giornate ci sarà il villaggio etrusco animato da rappresentazioni di vita quotidiana del popolo etrusco con rievocatori venuti dal passato; verranno realizzati laboratori tematici per bambini e ragazzi; immancabili le visite guidate al tumulo che per l’occasione aprirà dalle ore 14 alle ore 20 e ad altri siti del parco archeologico di Carmignano.
Tutto gratuito!
Ci sarà poi un piccolo mercato di prodotti artigianali in sintonia con il tema etrusco, buon cibo e ottimo vino negli stand gastronomici curati dalle associazioni di volontariato locali.
Il programma nel dettaglio
La Festa, che rientra nel programma Giornata degli Etruschi promossa e sostenuta dalla Regione Toscana, prenderà il via sabato 10 settembre alle 9 con una passeggiata sui sentieri ad anello attraverso alcune delle principali testimonianze della presenza etrusca sul territorio, approfondendo come si è sviluppata nei secoli la viabilità lenta attraverso il Montalbano con Chiara Bartoli, naturalista e guida ambientale, e Andrea Cuminatto autore di guide turistiche del territorio. Dalle 15 del pomeriggio aprirà il villaggio etrusco con stand gastronomici, visite, giochi per bambini e rievocazioni storiche.
Domenica dalle 9.30 visita guidata al museo etrusco di Artimino e ai tumulo di Prato Rosello. Nel pomeriggio anche festa e buon cibo intorno al tumulo di Montefortini