In occasione della Festa della Toscana che si terrà mercoledì 30 novembre, la Regione Toscana ha proposto alle amministrazioni comunali aderenti il tema dell’articolo 21 della Costituzione italiana che recita: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
La data del 30 novembre è stata scelta per ricordare un anniversario importante. Infatti il 30 novembre del 1786 Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena ha promulgato un nuovo codice penale il “Codice Leopoldino” in cui, per la prima volta al mondo, si decretava l’abolizione della pena di morte e della tortura.
Quest’anno anche il Comune di Prato parteciperà organizzando iniziative, incontri e approfondimenti che riguarderanno il teatro, la cultura e che coinvolgeranno anche i ragazzi del Consiglio Comunale.
“Per l’amministrazione comunale è importante aderire sempre e convintamente ad un impegno che ci viene richiesto dal Consiglio regionale della Toscana – dichiara il presidente del consiglio Comunale Gabriele Alberti -. Per noi è fondamentale prendere posizione rispetto ai temi che riguardano e che ruotano intorno alla Festa della Toscana. Inoltre, quest’anno il titolo che ci è stato fornito ha facilitato molto la costruzione delle iniziative legate a questa festa. Il 30 di novembre cascherà nel giorno del nostro Consiglio comunale – continua Gabriele Alberti – e in questa occasione, oltre a festeggiare la giornata, verrà organizzato un momento di ricordo per il Presidente dell’Arci Enrico Cavaciocchi. Abbiamo pensato che questa data fosse la più opportuna per ricordare una figura importante del tessuto associativo della nostra città, che sul tema dei diritti civili si è sempre dimostrata molto sensibile e attenta”.
Tutte le iniziative in calendario
Le iniziative legate alla Festa della Toscana a Prato inizieranno martedì 29 novembre alle 21 al Teatro Magnolfi con lo spettacolo teatrale “Ingiusto il tempo di morire”, opera teatrale liberamente ispirata al caso di Lisa Mary Montgomery (1968-2021). Per capienza limitata posti, scrivere a prenotazioneventi.leopolda@gmail.com. L’evento è ad ingresso gratuito, con offerta libera a sostegno delle associazioni che organizzano attività rieducative all’interno del carcere di Prato.
“Nell’opera teatrale, accompagnata da musica dal vivo, narreremo il caso di Lisa Mary Montgomery – dice l’autore del testo Mario Ruocco – una persona condannata a morte nonstante fosse stata considerata inferma mentalmente. Insieme al regista abbiamo scelto di personificare il pensiero della protagonista, con due voci che vogliono rappresentare la dialettica schizofrenica di una persona che è capace di avere un comportamento così estremo. Lo spettacolo, che condanna la pena di morte, si aprirà con la figura di Cesare Beccaria e la pagina del suo manifesto Dei delitti e delle pene dedicata a tale tema”.
Il 30 novembre il consiglio comunale, su richiesta della Commissione alle Pari Opportunità della Regione Toscana, sarà dedicato alle proteste che si stanno svolgendo non solo in Iran, ma in tutto il mondo, per elaborare un documento a sostegno della libertà di opinione e di pensiero.
Nel tardo pomeriggio del 30 novembre verrà illuminato, inoltre, Palazzo Pretorio con i colori della Toscana, in questo caso con il Pegaso della Regione.
L’altro evento, vedrà come protagonisti gli studenti del Consiglio comunale dei ragazzi. Il percorso si svilupperà in fasi diverse, dopo una visita guidata al Museo della Deportazione e Resistenza i ragazzi approfondiranno gli eventi tragici del marzo del ’44 in un incontro che esplorerà la deportazione di 132 concittadini pratesi, nata in seguito ad una reazione violenta ad una forma espressiva di opposizione.
Il percorso si concluderà a maggio del 2023 con il viaggio della memoria, che ormai il museo organizza da anni, per far toccare con mano i luoghi dove le persone venivano deportate.
“L’idea è quella di raccontare ai ragazzi la vicenda della deportazione per evidenziare come sia possibile scegliere di manifestare le proprie opinioni anche all’interno di paletti molto stringenti come quelli dei regimi totalitari – dice Enrico Iozzelli storico rappresentante del Museo della Deportazione e Resistenza -. L’articolo 21 ha una valenza fondamentale all’interno della nostra Costituzione: ha una forza che si sprigiona nella libertà di pensiero, scontatissima per noi, ma ancora di più per i ragazzi che non hanno mai provato un regime che non permette di esprimere la propria opinione. Non sempre i ragazzi conoscono queste realtà, lontane geograficamente ma vicine nel tempo, così come non conoscono, per paradosso, le vicende della deportazione che sono lontane nel tempo ma vicine nei luoghi.”
Gli ultimi due appuntamenti si terranno sabato 3 e domenica 4 dicembre alle 15.30, con la visita guidata alla scoperta del salone consiliare di Palazzo comunale attarverso i ritratti dei più illustri cittadini pratesi. È possibile prenotarsi alla mail pratocultura@gmail.com o presentarsi direttamente (gradita prenotazione).