Pisa entra nella Fase 2 riaprendo al pubblico i suoi monumenti più amati e con un piano per garantire il distanziamento sociale.
Dal 30 maggio sarà di nuovo visitabile la Torre pendente e tutti gli altri monumenti del sito Unesco di piazza dei Miracoli, come rende noto l’Opera primaziale pisana, precisando che monumenti e musei saranno visitabili dalle 10 alle 17. L’acquisto on line dei biglietti è disponibile per Torre pendente, Battistero, Camposanto monumentale, museo dell’Opera del Duomo e Cattedrale. Nei prossimi giorni l’Opera della primaziale fornirà informazioni aggiornate anche sulle visite al museo delle Sinopie. Infine in Cattedrale è sempre garantito l’ingresso ai fedeli per le preghiere e le messe secondo le norme di sicurezza che impongono il distanziamento sociale.
Invece per evitare assembranti stop alle 24 per tutte le attività dei locali di piazza delle Vettovaglie, epicentro della movida pisana, e accesso contingentato a non più di 200 persone. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco di Pisa Michele Conti, in vigore da oggi al 31 luglio.
Nella piazza saranno istituiti varchi ad accesso controllato presidiati per i primi giorni dai vigili urbani e successivamente da personale addetto alla vigilanza. “Non siamo disposti ad accettare – sottolinea Conti – il ritorno a una situazione di pericolo sanitario solo perché qualcuno non rispetta le regole. Faccio appello a rispettare li misure di sicurezza nazionale e le ordinanze sindacali, diversamente sarò costretto a chiudere definitivamente queste attività”.
Infine per rilanciare l’immagine della città e promuovere il turismo il Comune lancia un flash mob per il 30 maggio ai piedi della Torre pendente, al quale sono invitati cittadini, forze di polizia e operatori sanitari impegnati in questi mesi nella lotta al Coronavirus. In programma anche il contest fotografico “Pisa città ideale”, aperto a tutti, con il quale una giuria presieduta dal fotoreporter Massimo Sestini, individuerà i 10 scatti migliori per raccontare, con scorci inediti o mai visti prima grazie al lockdown, le bellezze pisane più celebri e quelle più nascoste per supportare la campagna di comunicazione.