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Sanità, la Toscana è la regione con il maggior numero di servizi disponibili sul Fascicolo sanitario elettronico

Sono 23 i servizi completamente accessibili e fruibili sul fascicolo sanitario, 22 in Emilia-Romagna e in Lazio, 21 in Piemonte. Giani: “Investiamo  quasi 15milioni di euro del PNRR per servizi e funzionalità sempre più utili per cittadini e professionisti”

- © thodonal88

La Toscana è la prima Regione per numero di servizi offerti sul Fascicolo sanitario elettronico. Sono 23 infatti i servizi completamente accessibili e fruibili sul fascicolo un numero che la pone al vertice nazionale, insieme all’Emilia-Romagna, seguita  da Lazio (22), Piemonte (21), Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento (tutte con 18 servizi).

“Il Fascicolo sanitario elettronico –ha sottolineato il presidente della Regione Eugenio Giani – è in Toscana una strumento attivo ormai da molti anni, ma dal 2023 stiamo investendo quasi 15milioni di euro del PNRR per il suo potenziamento con documenti, servizi e funzionalità sempre più utili per il cittadino e per i professionisti”.

“ Si tratta di uno strumento elettronico potente – ha commentato l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – che avvicina il paziente ai medici che lo hanno in cura e fruibile da personal computer, da totem e dalla app Toscana Salute. Vogliamo vedere crescere ancora i numeri sull’utilizzo che in Toscana sono già buoni, sia da parte dei cittadini che da parte degli operatori sanitari, per i quali stiamo organizzando degli eventi di formazione dedicati”.

I servizi in futuro

Entro il giugno del 2026 i contenuti dovranno essere omogenei in tutta Italia e saranno arricchiti di ulteriori funzionalità come, ad esempio, il caricamento automatico ed obbligatorio dei referti di esami e visite specialistiche fatti non solo nelle strutture pubbliche ma anche in quelle private (oggi effettuato solo da pochi); il profilo sanitario sintetico redatto dal proprio medico di famiglia o pediatra, ovvero il riassunto di tutti gli episodi sanitari a conoscenza del professionista e che riguardano il paziente (che in pochissimi al momento compilano).

Anche a livello nazionale sono previsti, entro la scadenza del PNRR, altri servizi come i dati acquisiti con le campagne di screening, i parametri vitali rilevati a domicilio con i servizi di telemedicina, la possibilità di scaricare le immagini dei servizi diagnostici (e quindi di avere eco e risonanze direttamente sul proprio computer o su quello del medico che ci visita), le esenzioni da ticket sanitari e i piani terapeutici per i pazienti cronici, la documentazione della cartella clinica di ricovero, la fruizione di ausili o protesi e poi ancora la ricerca e geolocalizzazione di ospedali e pronto soccorso più vicini e meno affollati. Saranno disponibili anche referti e documenti relativi a cure effettuate in strutture fuori regione: migrazione di dati che oggi non sempre funziona.

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