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Fare rete per cogliere la sfida dell’IA, le strategie in campo della Regione Toscana

Tante le azioni promosse dalla Regione Toscana per affrontare le opportunità rappresentate dall’intelligenza artificiale coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini

Un convegno dedicato al tema, più che attuale, dell’intelligenza artificiale è quello che è stato organizzato nella mattinata di lunedì dalla Regione Toscana dal titolo “AI ACT – Le nuove sfide dell’intelligenza artificiale. Quali strategie per la Toscana?“. Il punto di partenza è stato proprio l’AI Act, il nuovo regolamento europeo che, a partire da i rischi che ad oggi rappresenta questa tecnologia, ha introdotto e andrà ad introdurre nuove regole sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di tutelare i diritti dei cittadini, ma anche il diritto d’autore e la regolamenta in quanto prodotto. Da qui inizia il percorso della Regione Toscana che mira a affrontare la sfida rappresentata dall’intelligenza artificiale e le relative opportunità con un approccio chiaro, trasparente, partecipato, basato su conoscenza e competenze e sulla messa in rete di tutte le parti interessate ed i settori regionali di competenza. La Regione lo farà in raccordo con tutte le università toscane, sia nei confronti del mondo del lavoro che della popolazione. La prima tappa, dopo questo primo momento di confronto e dibattito sull’intelligenza artificiale con ricercatori, esperti di settore e istituzioni coinvolte, sarà la creazione da settembre dell’Osservatorio regionale dedicato all’intelligenza artificiale di cui faranno parte tecnici ed esperti. Per il presidente Giani, la Toscana: “così come anni fa è avvenuto per l’utilizzo di Internet, vuol fare da apripista in Italia per ciò che riguarda le nuove sfide che l’AI ci lancia. Abbiamo voluto creare uno slogan che recita “l’intelligenza artificiale in Toscana è sempre più umana” e intendiamo applicarlo fedelmente“. All’Osservatorio seguirà la creazione di una infrastruttura regionale dedicata all’Intelligenza artificiale che sarà illustrata nelle prossime tappe in programma all’Internet Festival che si terrà a Pisa nel mese di ottobre e all’appuntamento di novembre con “Toscana Digitale”. Poi sarà redatto anche il primo Piano regionale sulle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nei servizi della Pubblica Amministrazione.

Un impegno certamente importante quello in ponte da parte della Regione Toscana che però dovrà superare le critiche che a tutt’oggi sono mosse nei confronti dell’Intelligenza Artificiale, che è vista da alcuni come una minaccia soprattutto nei confronti del mondo del lavoro. Per molti infatti l’intelligenza artificiale andrà a sostituire lavoratori. Per il presidente Eugenio Giani: “Dell’intelligenza artificiale non dobbiamo averne paura, ma coglierne le opportunità senza ricorrere ad atteggiamenti luddistici, come facevano coloro che le macchine volevano distruggerle”. Della stessa opinione l’assessore regionale Stefano Ciuoffo, che nella cornice del convegno ha aggiunto: “Dobbiamo affrontare con decisione e vincere anche la sfida etica, oltre che quella tecnologica, che l’utilizzo dell’Intelligenza artificiale pone a tutti noi e alla Pubblica Amministrazione in particolare. Quella dell’intelligenza artificiale è una sfida che impone anche la pubblica amministrazione un’assunzione di responsabilità che non può più essere rimandata“. A questa opposizione all’IA si aggiunge il fatto che l’intelligenza artificiale si istruisce attraverso i dati, le informazioni che prende dal web e che purtroppo hanno una raffigurazione polarizzata del mondo in cui siamo e che viene assimilata così dall’intelligenza artificiale, su questo tema si è concentrato l’intervento della professoressa Michela Milano che ha sottolineato come sia importante come le donne trovino sempre maggiore spazio, non solo nelle discipline STEM, ma nelle aziende e nelle startup che si occupano di intelligenza artificiale e come l’Università di Bologna sia al lavoro su un progetto dedicato alla creazione di metodi e modelli equi per superare la polarizzazione dell’intelligenza artificiale.

Tante le buone pratiche toscane che stanno sfruttando e innovando sull’intelligenza artificiale. Ad esempio, viene sempre più utilizzata nei servizi sanitari, ma anche nello stesso rapporto con i cittadini e gli Uffici per le relazioni con il pubblico attraverso assistenti virtuali, come Caterina per il Comune di Siena, ma anche la nuova piattaforma di intelligenza artificiale applicata al mercato del lavoro che sta sperimentando la Regione Toscana, prima in Italia a farlo. Intuition è il software che sta aiutando i datori di lavoro a trovare, sempre attraverso i database dei Centri per l’impiego, le professionalità di cui avevano bisogno. Sono state circa mille le imprese Toscane che hanno usufruito della nuova piattaforma di AI che si chiama Intuition e che hanno così potuto ricercare circa 30.000 profili professionali di cui avevano bisogno.

Certo è che l’Italia, ma anche l’Europa, rispetto alle grandi potenze di Stati Uniti e Cina, deve ricucire un importante gap e l’auspicio, sottolineato anche nel suo intervento da Francesco Di Costanzo, presidente di Fondazione Italia Digitale è quello che avvenga in modo più rapido rispetto alle tempistiche che sono state necessarie alla pubblica amministrazione per l’adozione del digitale e delle chat e dei social network.

La mattinata dedicata all’intelligenza artificiale si è conclusa con la lectio magistralis dell’ingegner Marco Landi, già presidente di Apple e presidente dell’Istituto EuropIA dedicato alla sensibilizzazione e all’educazione su questa tecnologia.

 

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