L’exploit di vitigni caratterizzanti della Doc, con in testa il Vermentino (+30%) e il Ciliegiolo (+ 22%) mettono le ali alla Maremma Toscana. L’annata 2021 si chiude con un risultato da incorniciare: la Doc sfiora i 7 milioni di bottiglie superando i 51 mila ettolitri imbottigliati. Sotto un profilo qualitativo è una delle migliori vendemmie, poco importa se le quantità sono state inferiori a causa delle avversità meteo. Il risultato ottenuto pone la Doc davanti a tante altre denominazioni del Granducato. Il Consorzio, con le sue 317 aziende associate, si prepara a portare sui mercati nazionali e internazionali vini dalle ottime potenzialità.
“Sono contento di poter constatare che, nonostante il particolare momento storico, la Maremma sia una delle Denominazioni più dinamiche della Toscana crescendo del 16% contro una media in generale davvero positiva delle altre Doc Toscane del 10%, spinta dalle due tipologie principali – il Rosso e il Vermentino – seguite dal Ciliegiolo che è una peculiarità del nostro territorio” spiega Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana.
Con 832 ettari in produzione nel 2021 a fronte dei 138 del 2006 e una crescita in percentuale che è passata dal 2,2 al 9,5% del vigneto grossetano, il Vermentino si conferma quindi la prima varietà a bacca bianca della provincia di Grosseto e rappresenta oltre il 50% del Vermentino prodotto nell’intera Toscana.
“Evidentemente il mercato premia il lavoro di qualità fatto dai nostri produttori in un territorio incontaminato grazie alla vasta presenza di boschi e foreste e grazie all’ assenza dell’industria dove la sostenibilità è una condizione naturale”, aggiunge Mazzei.
In forte crescita il Rosso della Doc (+33%): merito dell’introduzione della Riserva. Oggi rappresenta circa 1/3 della denominazione, un altro 30% è dato dal Vermentino, la varietà numericamente più importante. Interessante l’avanzata di un vitigno autoctono come il Ciliegiolo (+22%) saldo al quarto posto tra le tipologie più imbottigliate.
“L’orientamento della nostra Denominazione mi sembra ben delineato, i numeri lo confermano – commenta Mazzei – Accanto al Rosso targato Doc Maremma Toscana ci stiamo sempre più affermando come terra di grandi vini bianchi grazie al Vermentino – vino di grande piacevolezza che si dimostra poter essere anche complesso e longevo – che riscontra un apprezzamento sempre maggiore dai mercati”.
Nell’ottica di valorizzare al meglio la varietà a bacca bianca è attesa in primavera la terza edizione del Vermentino Grand Prix, kermesse dedicata proprio all’approfondimento del vitigno e delle sue diverse interpretazioni tra i produttori della Doc. “I nostri soci stanno lavorando bene e sono convinto che nel 2022 faremo ancora meglio – se la situazione generale ce lo consentirà – con le iniziative che abbiamo in programma, dalle Anteprime di Toscana dove saremo capofila per l’evento L’ Altra Toscana che coinvolge dieci Consorzi, agli appuntamenti fieristici internazionali, fino al Vermentino Grand Prix e a eventi studiati per il trade e per gli appassionati sul territorio nazionale”, conclude Mazzei.