“Ci stiamo organizzando in Toscana per la più grande campagna di vaccinazione della storia per raggiungere l’immunità di gregge. – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani in una diretta sulla sua pagina Facebook. – Stiamo attrezzando 12 ospedali, a metà gennaio avremo 106 mila dosi di vaccino che dovranno avere un richiamo il mese dopo. Stiamo stilando con un software specifico la graduatoria sulle categorie che per prime avranno accesso al vaccino. Prima chi lavora sul fronte sanitario come medici e infermieri, poi gli anziani e chi opera al pubblico come chi lavora nei trasporti, maestre, insegnanti e forze dell’ordine, le persone più esposte. Ma non ci fermeremo certo qui, 3 milioni e 700 mila abitanti della Toscana dovranno essere vaccinati.”
Il piano anti-Covid
Il piano anti Covid che abbiamo messo in campo – ha proseguito il governatore della Toscana – vuole evitare che nei 20 giorni che ci separano dal Natale si crei una terza ondata. Le tre “T” continuano a essere il nostro impegno: testare, tracciare, trattare.
Testare vuol dire fornire ogni giorno 20 mila dosi di test molecolari, rapidi e io voglio continuare con questo ritmo, è uno degli obiettivi del nostro sistema sanitario con l’appoggio dei laboratori e del medici di base.
Tracciare cioè isolare subito la persona contagiata è fondamentale per circoscrivere i contagi e siamo la prima regione in Italia che ha assunto 500 persone ad Arezzo, Carrara e Firenze per farlo. Trattare vuol dire reperire gli spazi per i pazienti. L’8 dicembre a Prato inaugureremo il Centro Toscana Covid che ospiterà 191 persone. Poi arriveranno nuovi posti letto a Lucca e a Prato. L’obiettivo è evitare che il Covid vada a gravare sugli altri reparti degli ospedali toscani.
Toscana zona arancione: le nuove regole
Il ritorno alla zona arancione – ha dichiarato Giani – porta la possibilità di riaprire i negozi e una maggiore possibilità di movimento per il singolo cittadino che può circolare senza certificazione all’interno del proprio comune. I ristoranti, come saprete, ancora non riaprono. Ma io voglio che vi sia consapevolezza che il nemico è sempre davanti a noi, il Covid è sempre presente anche se i dati sono buoni. 769 contagiati sono sempre un bel numero. Abbiamo oltre 250 persone in terapia intensiva a fronte di 550 postazioni disponibili.
Per accudire gli animali allevati.
I congiunti
Un argomento che non ho potuto affrontare con il ministro Speranza è quello dei congiunti, so che il rapporto affettivo non è creato da un vincolo istituzionale, spesso è al di là del matrimonio. Persone che vivono rapporti che non sono ancora “istituzionali” si trovano a vivere con drammaticità questa situazione, ma sono convinto che prima torneremo in zona gialla, prima risolveremo questa situazione. Per quanto riguarda la zona gialla, non servono più 14 giorni, il potere è al Comitato tecnico scientifico e quindi sarà la sua valutazione a decidere tutto.
Il Covid è pericoloso, – ha concluso Eugenio Giani – ciascuno di noi deve responsabilizzarsi e fronteggiare la terribile diffusione del contagio. Cominciamo a vedere la luce, perchè i dati stanno migliorando, poi a marzo arriverà anche la medicina “Made in Tuscany” della Toscana Life Science, un farmaco che grazie agli anticorpi monoclonali potrà prevenire e curare il virus.