A Vicchio torna il festival Etnica con un’edizione diversa rispetto al passato. Cambia la location per evitare le commistioni fra le attività commerciali del centro storico e i concerti.
Non sarà il solito abbraccio collettivo con balli davanti al palco, i posti sono a sedere come da regole per la normativa anti-covid. Ma dal 22 al 25 luglio saranno ugualmente quattro giorni di musica, mercati, street food, dj set.
Il palco principale sarà allestito all’interno del Parco della Rimembranza dove è previsto un ingresso a pagamento a prezzi super popolari, in piazza della Vittoria invece il mercatino etnico, l’area bar e street food.
I concerti
L’inaugurazione della ventitreesima edizione, giovedì 22 luglio ore 21.30 spetterà a Bobo Rondelli che torna a Vicchio a presentare il suo nuovo disco Cuore Libero. Durante il concerto Bobo presenterà tutte le nuove canzoni, contenute in Cuore Libero, e i vecchi “ciuchi di battaglia” come lui ama definire le canzoni più amate dal pubblico. Sul palco, al suo fianco, Claudio Laucci al pianoforte e tastiere. Un duo che vi porterà, per più di un’ora e mezzo, in una dimensione parallela, fatta di risate e pianti, di urla e sussurri.
Venerdì 23 luglio ore 21.30 sarà la volta dei Mescaria. Si attraversa l’anima del meridione, passando dalla Campania alla Puglia, e facendo sosta in Basilicata. Un lungo viaggio musicale che dalle radici del sud d’Europa vola per il mondo: nelle sonorità del mediterraneo, nei canti in lingua romanè, nelle tarantelle urbane.
Il festival entra nel vivo sabato 24 luglio ore 21.30 con il concerto/evento in esclusiva italiana di Dobet Gnahorè. Cantante, danzatrice, percussionista, Dobet Gnahoré non ha eguali come interprete e performer. Combinando vocalità e presenza scenica, trascina il pubblico in esibizioni carismatiche e potenti. Vibrante e creativa, è diventata una delle più grandi voci africane del momento. Vincitrice di un Grammy Award, presenta nel 2021 il suo ultimo lavoro discografico: Couleur. Con questo nuovo album, rompe con lo stile acustico e introspettivo del passato passando ai moderni suoni afro pop in un ventaglio di ispirazioni e culture che ha incontrato nel corso della sua carriera. Groove ballabili, ritmi elettronici, agili linee di chitarra elettrica: il sesto album di Gnahoré riflette l’energia dell’Africa moderna e la conferma come uno dei talenti più luminosi e sorprendenti del panorama musicale africano.
La chiusura della ventitreesima edizione, domenica 25 luglio ore 21.30 , è affidato a un gradito ritorno, Sandro Joyeux. I concerti di Sandro sono pura gioia ed energia, un viaggio mistico accompagnato dalla sua calda e profonda voce, attraverso il ritmo del deserto e le strade polverose dell’Africa Occidentale, tra i Banlieues di Parigi e il reggae dei ghetti giamaicani. Il suo è uno spettacolo con un repertorio di brani originali e reinterpretation di brani tradizionali Africani. Sandro Joyeux è un performer ironico, scanzonato, affascinante, un moderno “griot”, capace di catturare il pubblico con le sue suggestive storie di viaggio e leggende, prende il pubblico per mano e fa cantare tutti in antichi esotici e sconosciuti linguaggi. Ai suoi concerti, siano essi da solo o con la band non puoi fare a meno di ballare insieme a lui.
Prima dei concerti serali, altre band si esibiranno durante l’orario dell’aperitivo e della cena. Si inizia giovedì 22 con i Major Mood trio con il loro sound positivo e frizzante fatto di brani italiani e internazionali. Venerdì 23 altro gradito ritorno: Eusebio Martinelli Gipsy Orkestar. Virtuoso della tromba e amante della musica gipsy balkan. Sabato 24 un altro gruppo internazione con i C.A.F.E. collettivo afrotropical fusao etnica per un viaggio da Cuba a Capoverde passando attraverso il Brasile. Torna a grande richiesta per un super finale Graziano Poggetti, domenica 25, cantante chitarrista livornese.
L’after show è invece affidato giovedì 22 a Tommaso Carlà, venerdì 23 a Yorghe dj, sabato 24 a Paolo&Paolo.