Dopo l’annuncio della presenza dello sceneggiatore e regista Paul Schrader il Lucca Film Festival annuncia un altro grande ospite per la nuova edizione che si terrà nella città toscana dal 21 al 29 settembre.
Ethan Hawke presenterà a Lucca il 26 settembre, in anteprima italiana, il suo ultimo film Wildcat, in cui dirige la figlia Maya, avuta da Uma Thurman.
L’attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense riceverà inoltre il Golden Panther Award, terrà una masterclass aperta al pubblico e consegnerà il premio alla carriera a Paul Schrader, che lo ha diretto in First Reformed – La creazione a rischio.
Ampia inoltre la retrospettiva di film che il festival lucchese gli dedica, si potranno vedere: Dead Poets Society, Gattaca, Prima dell’alba, Prima del tramonto, Before Midnight, Boyhood, Blaze e Seymour: An Introduction.
Ethan Hawke non solo attore ma anche regista e scrittore
Ethan Hawke ha ottenuto quattro candidature al premio Oscar: nel 2002 come miglior attore non protagonista per Training Day, nel 2005 per la migliore sceneggiatura non originale per Before Sunset – Prima del tramonto, nel 2014 nella medesima categoria per Before Midnight – Prima di mezzanotte e nel 2015 per miglior attore non protagonista per Boyhood di Richard Linklater.
Ha esordito come regista nel 2001 con Chelsea Walls, presentato in anteprima al Festival di Cannes. Hawke ha diretto i lungometraggi L’amore giovane, trasposizione del suo romanzo The Hottest State (Festival di Venezia), Blaze (Sundance, Locarno FF), e il documentario Seymour: An Introduction (Telluride, TIFF).
Nel 2022, Hawke ha diretto inoltre The Last Movie Stars per CNN Films e HBO Max, un film documentario sulla vita e la carriera di Paul Newman e Joanne Woodward, una delle coppie hollywoodiane più solide.
Tra i suoi romanzi: Amore giovane (1996), inizialmente pubblicato in Italia col titolo Stato di eccitazione e Mercoledì delle ceneri (2002).
Wildcat: la storia della scrittrice Flannery O’Connor
“Wildcat” racconta la storia della giovane scrittrice Flannery O’Connor (Maya Hawke) che mentre fa visita a sua madre Regina (Laura Linney) in Georgia le viene diagnosticato il lupus a ventiquattro anni.
Mentre la scrittrice lotta contro la stessa malattia che aveva tolto la vita a suo padre quando era bambina e cerca disperatamente di lasciare il segno come grande autrice, la sua immaginazione è spinta ad una febbrile esplorazione delle proprie convinzioni.
Man mano che si immerge più a fondo nella sua arte, i confini tra realtà, immaginazione e fede iniziano a confondersi, consentendo alla fine a Flannery di far pace con la propria situazione e sanare la relazione tesa con sua madre.
“L’ispirazione per Wildcat è arrivata molti anni fa, quando mia figlia Maya stava cercando di trovare un pezzo per un’audizione per la Juilliard. – ha raccontato lo stesso Ethan Hawke – Voleva qualcosa di unico e invece di rivolgersi a Shakespeare o Chekov, ha assemblato un monologo dal diario scritto da O’Connor in gioventù. Maya fu accettata alla Juilliard e da allora in poi Flannery è diventata una pietra di paragone personale. Dopo il successo di Stranger Things, Maya ha incontrato Joe Goodman, detentore dei diritti sulla vita e le opere di Flannery, e ha chiesto a me e mia moglie Ryan di aiutarla a realizzare un film su Flannery O’Connor. Il mio cuore ha preso il volo. Ci ha presentato una sfida: esiste un modo cinematografico per raccontare la storia di Flannery O’Connor? Invece di provare a realizzare un tradizionale film biografico dalla culla alla tomba, ho deciso, con la mia cosceneggiatrice Shelby Gaines, di utilizzare il lavoro di Flannery O’Connor per esplorare il processo creativo come atto di ‘fede’. Una volta messo a fuoco questo aspetto, la forma del film è venuta in modo naturale”.