Una fragranza equilibrata che contiene materie prime originali, come il mandarino giapponese. È questa l’essenza realizzata da Erika Lodi, vincitrice della sesta edizione del premio internazionale “I profumi di Boboli” per la migliore creazione inedita. Erborista di professione e originaria di Bologna, ha ricevuto il riconoscimento durante la conferenza stampa che si è svolta venerdì 1 aprile presso la Sala Macconi di Palazzo Vecchio a Firenze.
“Il desiderio di diventare creatrice di profumi – ha dichiarato la vincitrice, Erika Lodi – è il frutto di un percorso di formazione che riguarda la mia passione lavorativa. L’amore per l’aromaterapia e il desiderio di approfondire e migliorare il mio lessico olfattivo mi hanno portato a scoprire il mondo dell’arte profumiera sperimentando la creazione di fragranze“.
La premiazione
La vincitrice è stata premiata dall’assessore alle attività produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi e ha ricevuto in premio un oggetto d’argento finemente cesellato a mano, creato appositamente per l’occasione da Brandimarte, marchio storico della tradizione artigiana fiorentina. Premio speciale della Giuria: il profumo vincitore sarà prodotto, in edizione limitata, da Spezierie Palazzo Vecchio in 60 flaconi e presentato nel negozio di Piazza Signoria.
“Un concorso che ha il suo cuore nell’artigianato – ha detto l’assessore alle attività produttive del Comune di Firenze Federico Gianassi – e che mette in evidenza il saper fare. I profumi di Boboli è un momento prezioso per valorizzare la maestria degli esperti di questa arte antica e consente a molti di avvicinarsi a questo settore grazie alla loro creatività”.
“Il settore dei profumi artigianali è in fortissima crescita, anche grazie ai giovani – ha spiegato il presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani – sono proprio le nuove generazioni che sempre più spesso ricorrono alle fragranze naturali per personalizzare la loro immagine. Ogni anno Profumi di Boboli porta a Firenze nuovi talenti pronti a confrontarsi su temi particolari come questi. Ho sempre apprezzato la fantasia dei partecipanti e la loro abilità. Il lavoro artigianale è sempre più una eccellenza italiana e il Premio contribuisce a posizionare la nostra città come un importante punto di riferimento a livello nazionale e internazionale”.
I finalisti
I finalisti della sesta edizione del Premio – che ha avuto come filo conduttore il tema del “profumo di luce” – erano: Massimo Alfaioli (Varese), Andrej Babicky (Slovacchia), Marco Bazzara (Trieste), Monica Cattaneo (Roma), Joan Giacomin (Venezia), Beatrice Granucci (Lucca), Erika Lodi (Bologna), Marco Mennilli (Chieti), Kerstin Stromberg (Goteberg, Svezia).
Il bando della VII edizione
Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati il bando e il tema della prossima edizione del premio: Profumo di terra. La domanda per partecipare alla VII edizione del Premio può essere presentata entro il 31 dicembre 2022. Informazioni e modalità al sito www.profumidiboboli.org.
La giuria de I profumi di Boboli
Il Premio Internazionale “I profumi di Boboli” nasce per scoprire nuovi talenti olfattivi che vogliono mettersi in gioco e per favorire l’ecosostenibilità e i saperi dell’arte profumiera che tutelano la tradizione dell’artigianato storico.
La giuria, presieduta da Giovanni Di Massimo, fondatore di Spezierie Palazzo Vecchio, è composta da: Lucia Cassano (Evaluator internazionale) Antonella Del Buono (Erboristeria Gremoni dal 1716), Francesca Di Massimo (Spezierie Palazzo Vecchio), Bianca Guscelli (titolare Brandimarte), Fernanda Russo (Antica Erboristeria San Simone), Giovanni Galli, (appassionato del mondo dei profumi), Caterina Zerini (ricercatrice e membro del Comitato Scientifico dell’associazione I profumi di Boboli), Ivo Matteuzzi (esperto di botanica, giardiniere di giardini storici), Edoardo Abruzzese (fotogiornalista e talento olfattivo), Marco Guidotti (talento olfattivo), Ilaria Tolossi (stilista Brand Essère), Sabine Pretsch (Fondazione Arte Della Seta Lisio).