Dal primo al 29 luglio Empoli Jazz Summer Festival porta in Toscana sette straordinari appuntamenti al giardino del Torrione, di cui tre ad ingresso gratuito e un “secret concert” (il 29 luglio), con musicisti di livello internazionale.
La XVI edizione è a cura di Associazione Empoli Jazz con la direzione artistica di Filippo d’Urzo e il sostegno e patrocinio della Fondazione CR Firenze, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana, della Città Metropolitana Firenze e del Comune di Empoli.
Empoli Jazz Summer Festival prende il via lunedì 1° luglio ore 21,30 con il progetto Women in Jazz, rete internazionale sul balance gender, di cui Empoli Jazz è danni promotore e partner, sarà protagonista il progetto GAL di Giulia Galliani con Gabrio Baldacci basso e chitarra e Bernardo Guerra alla batteria. GAL é il progetto più personale di Giulia Galliani, cantante e compositrice toscana già anima in MAG Collective, un nuovo lavoro aperto verso prospettive sonore ben differenti.In questo progetto la vocalità tipicamente jazz di Giulia, si introduce ed esplora un territorio dominato da sonorità frapposte di più stili musicali, che vanno da l’alternative rock anni ’80 al dark-trip-hop, all’intimismo folk tipico del songwriting alla Nick Drake. Ingresso gratuito.
Lunedì 8 luglio sarà il turno della Nuova Generazione Jazz Night con un doppio concerto dei giovani talenti del jazz italiano. Aprirà la serata GET WET il nuovo progetto musicale di Lorenzo Bagnoli, chitarrista fiorentino, insieme ai gemelli Alessandro e Daniele Cianferoni basso e batteria.
Dopo 6 anni di concerti, il trio registra un disco di 8 brani originali, a fine novembre 2021, al Parsifal Studio di Sesto Fiorentino. L’album del trio suona groovy, cosmopolita, con profumi di Medioriente e Sudamerica, ritmi Black e Funk, ma con un suo filo conduttore: ideato e registrato “di pancia”, senza esser troppo ragionato di testa (da lì il titolo “DeepStorming”, in contrapposizione a BrainStorming).
A seguire InFormal Setting: pubblicato nel settembre 2022 per Hora Records, è il progetto e album di debutto di Federico Nuti, pianista e compositore toscano che ha ottenuto il secondo posto nel Top Jazz 2022 di Musica Jazz per la categoria Miglior Nuovo Talento. A fianco del leader Federico Nuti quattro delle voci più interessanti della nuova generazione italiana: Francesco Panconesi al sax tenore, Jacopo Fagioli alla tromba, Amedeo Verniani al contrabbasso e Mattia Galeotti alla batteria.
Il gruppo nasce con l’idea di esplorare diversi intrecci, trame e sottigliezze che possono avvenire nel contesto di un quintetto acustico, alla ricerca di un equilibrio narrativo tralibertà e struttura. L’organico ricorda infatti quello di un tradizionale quintetto Jazz, che attinge tuttavia da molteplici linguaggi adottando forme compositive e sonorità riconducibili alle cosiddette “avanguardie”, sia di matrice afro americana che europea.
Lunedì 15 luglio dopo Umbria Jazz e Spoleto Festival, Kind of Bill (Dado Moroni, Joe La Barbera e Eddie Gomez) ha scelto anche Empoli Jazz, “ancora un grande riconoscimento per il nostro festival ormai a pieno titolo nel panorama regionale e nazionale” dichiarano Aniello Caruso e Giovanni Oreno di Empoli Jazz.
Bill Evans se n’è andato 44 anni fa ma la sua musica è viva sia per chi il jazz lo suona, sia per chi lo ascolta. Non c’è pianista moderno che non faccia riferimento, soprattutto se la formula è il trio, all’eredità musicale di Evans. Dado Moroni non ha mai nascosto il suo amore per la musica di Evans e Kind of Bill è il titolo del suo tributo (chiaro riferimento a “Kind of Blue”, del cui cast stellare Evans fece parte). Naturalmente è un trio, impreziosito dalla presenza di Eddie Gomez, contrabbasso, che fece parte del trio di Bill Evans per undici anni, dal 1966 al 1977, e Joe La Barbera, batteria, che fu con Evans nei suoi ultimi due anni, 1979-1980, di cui esistono molti documenti discografici soprattutto live.
Lunedì 22 luglio altro doppio concerto l’opening è di Jacopo Ferrazza con Wood Tales in contrabbasso solo per il progetto nuova generazione jazz in collaborazione con I-Jazz e MIC.
A seguire un grande artista di livello internazionale, una delle icone del jazz mondiale, a Empoli per l’unica data estiva in Italia: Bobby Watson. Non è facile trovare un aggettivo che descriva adeguatamente uno come Bobby Watson, veterano di mille battaglie musicali, apparso prepotentemente sulle scene sul finire degli anni Settanta, quando, dal 1977 e fino al 1981, ha fatto parte dei Jazz Messengers di Art Blakey.
Della band del grande batterista, considerata l’università del jazz per antonomasia, è stato anche direttore musicale, imprimendovi la propria verve e mettendosi in piena luce sia come solista che come compositore. Da allora la sua carriera si è snodata tra svariate altre collaborazioni, numerose incisioni realizzate nelle vesti di leader, diverse delle quali realizzate per l’italiana Red Records (Appointment in Milano, Round Trip, Love Remains, tra le altre), e formazioni di varia foggia tra cui il notevole 29th Street Saxophone Quartet.
Ovunque il sassofonista di Lawrence, Kansas, dove è nato nel 1953, ha lasciato il segno della propria espressività, forgiata nel solco della più schietta scuola di estrazione boppistica ma tutt’altro che priva di personalità. Oggi, superata da poco la soglia dei 70 anni, Bobby Watson può essere considerato un “classico”, ma nelle sue vene continua a scorrere un flusso di energia che lo mantiene ai vertici del sassofonismo contemporaneo.
Del quartetto con il quale si presenta per la prima volta a Empoli Jazz, fanno parte musicisti di vasta esperienza come il contrabbassista Curtis Lundy e il batterista Victor Jones, e giovani talentuosi come il pianista Jordan Williams. Ingresso a pagamento € 20/18.