Continua la carenza di sangue anche in Toscana. Il periodo estivo, dedicato prevalentemente alle vacanze, ha determinato ad agosto un calo delle donazioni di sangue di circa il 15% rispetto al mese precedente, e del 10% se confrontato con lo stesso mese di agosto del 2019.
600 unità richieste
“Questa situazione è diffusa a livello nazionale” sottolinea Simona Carli, direttore del Centro sangue della Regione Toscana. “Infatti se il 2 settembre andiamo sul sistema informatico nazionale, utilizzato da tutte le regioni per le richieste di sangue, vediamo che sono inserite richieste per 600 unità di sangue, comprese quelle di regioni che normalmente riescono a mettere a disposizione le proprie scorte in eccedenza, per compensare le carenze di altri territori”.
Parallelamente, considerata anche la situazione determinata dal Covid, secondo Carli l’attività sanitaria non ha subito particolari flessioni. “Nei mesi estivi, per esempio, l’attività trapiantologica delle Aziende ospedaliero universitarie toscane, che richiede, solo per iniziare l’intervento, scorte elevate di sangue, è proseguita a ritmi elevati. Da sempre l’estate rappresenta un momento dell’anno particolarmente delicato in tema di raccolta di sangue”.
L’importanza della solidarietà
Quest’anno, però, a causa delle misure restrittive anti Covid, le associazioni non hanno potuto portare avanti le loro attività di contatto e di sensibilizzazione in presenza, basilari per cercare nuovi donatori e fidelizzare quelli già attivi. “È vero che le attività sui media sono state potenziate – prosegue Carli – ma la solidarietà ha bisogno di contatto umano e di parlare con le persone. È evidente che questo ha determinato qualche criticità nella raccolta di sangue e che alla lunga rischia di mettere in difficoltà il sistema sanitario”.
A ricordare l’importanza della donazione di sangue è anche l’assessore regionale al diritto alla salute, che ha richiamato l’attenzione sull’importante lavoro svolto dalle associazioni e dalle federazioni dei donatori della Toscana, che hanno garantito la loro massima collaborazione, nonostante l’emergenza Covid abbia messo in grande difficoltà le loro attività di promozione, chiamata e fidelizzazione.
Come programmare una donazione
“In Italia, ogni giorno, oltre 1.800 persone necessitano di trasfusioni. Un fabbisogno, questo, che non si ferma mai, neppure ad agosto” continua Carli. “In un momento così delicato per tutto il nostro Paese, ognuno può offrire il proprio contributo e fare la differenza, per garantire la continuità di tutto il sistema e dare una risposta adeguata, tempestiva e immediata alle necessità dei pazienti. Anche e soprattutto d’sstate è importante donare il sangue e gli emocomponenti. È un grande gesto di solidarietà e altruismo, in grado di salvare molte vite umane”.
Chiunque può donare, basta avere tra i 18 e i 70 anni, pesare almeno 50 chili, programmare la donazione e recarsi presso il centro trasfusionale più vicino presente in ogni ospedale (www.regione.toscana.it/donareilsangue). Il percorso di donazione è assolutamente sicuro e si attiene scrupolosamente al rispetto delle misure anti Covid. Si ricorda, inoltre, che dal 15 giugno scorso ai donatori è offerto gratuitamente il test sierologico.