Fine anno, si tirano le somme. E in tempo di pandemia i dati raccolti raccontano necessariamente una realtà deformata dall’emergenza sanitaria. Il decimo rapporto sulla condizione abitativa della Toscana, redatto dall’Osservatorio sociale regionale, fotografa una società più fragile, con un indice di povertà relativa – al di sotto, cioè, di uno standard di vita convenzionale – che sale dal 7,7% del 2019 all’8,5% nel 2020. Basti pensare, per dirne una, che oggi il 28% delle famiglie non può permettersi una spesa imprevista di 800 euro: era il 19% nel 2019 (dati Irpet/Università di Siena). Ma la Toscana ha resistito, evitando situazioni anche più drammatiche grazie all’imponente quantità di risorse messe a disposizione come contributi affitto, insieme a misure nazionali d’emergenza come il blocco degli sfratti.
“Queste misure hanno impedito che l’emergenza casa assumesse toni drammatici offrendo a tante famiglie un prezioso sostegno per una delle voci di spesa più onerose: l’affitto mensile“. Lo ha detto l’assessora regionale alle Politiche per la casa Serena Spinelli introducendo il rapporto realizzato con Anci Toscana e il Settore Politiche Abitative della Regione, nel corso del seminario online. “Gli effetti dell’epidemia sono tuttavia destinati ad essere molto più duraturi sul fronte delle condizioni socioeconomiche. Perciò occorre continuare ad adoperarsi, non solo per sostenere le famiglie più a rischio, ma anche per un allargamento e una qualificazione del patrimonio abitativo e per un suo sempre miglior inserimento nel tessuto sociale”.
4mila domande in più per ricevere il contributo affitto
Guardando ai numeri, si registrano 4mila domande di contributi affitto in più rispetto all’anno precedente sui bandi ordinari. portando il totale a 20mila, per un totale di 13 milioni di euro. A questi si aggiungono 7,7 milioni messi in campo per il fondo regionale straordinario Covid e gli Avvisi del Por-Fse, con ulteriori 13,3 milioni destinati soprattutto all’annualità 2021. Sul fronte sfratti, si registra una battuta evidente di arresto grazie al decreto “Cura Italia” che li ha sospesi a partire dal marzo 2020. I procedimenti avviati ed eseguiti nel 2020 sono stati rispettivamente 2181 e 407. L’operatività del Fondo di sostegno alla morosità incolpevole nazionale è stata quindi ridotta, con un riparto complessivo di 755.518,56 euro su base regionale. I beneficiari sono stati 176.
Riqualificare gli allorggi Erp. Dal Pnrr arriveranno in Toscana 93 milioni di euro
Il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica toscana al 31 dicembre 2020 è costituito da 5.907 edifici, per un totale di 49.940 alloggi (meno 56 unità rispetto al 2019). Quasi la metà di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970, mentre sono poco meno del 10% gli alloggi di recentissima costruzione. Al 31 dicembre 2019 risultavano in costruzione 352 alloggi, di cui 266 con prevista disponibilità nel 2021 e 38 effettivamente entrati nel patrimonio nel corso del 2020. Gli alloggi sfitti sono 3.625, quasi il doppio di quanti erano nel 2015. La maggior parte di questi sono in attesa di ristrutturazione (un quarto con lavori già finanziati).
“Il 2020 è stato l’anno del Covid ma anche quello della casa. Perché, con i ripetuti lockdown, la dimensione abitativa è diventata ancora più centrale per la condizione di individui e famiglie. mostrando il ruolo che essa può giocare nel riproporre o addirittura amplificare le disuguaglianze sociali”, ha aggiunto l’assessora Spinelli.
I nuclei attualmente residenti in alloggi di Erp sono 46.134 su tutto il territorio regionale, e sono mediamente composti da 2,5 persone, per un totale di 114.664 inquilini. Le domande presentate nel corso del 2020 per l’inserimento nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi ERP sono state 18.856, e di queste l’82,3% con esito positivo in termini di accoglimento.
Per il triennio 2020-2022, la Regione Toscana ha destinato 32,4 milioni di euro per interventi di manutenzione, qualificazione, efficientamento energetico e ripristino del patrimonio ERP. Decisive sono poi le potenzialità economiche offerte dai Fondi europei, a partire dal Pnrr. “In particolare, all’interno del Pnrr, la questione abitativa ha assunto una forte centralità nell’ambito della Missione 5 dedicata all’Inclusione sociale, con il finanziamento di interventi dedicati alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione del patrimonio ERP, all’housing sociale. In Toscana sono già disponibili e potranno essere utilizzati di qui al 2026, 93 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, conclude l’assessora.
Il mercato immobiliare frena
Gli effetti del Covid rallentano il mercato immobiliare. Dopo sei anni di crescita, diminuiscono nel 2020 le compravendite (-8,4%), e soprattutto si registra un deciso passo indietro nelle nuove costruzioni (-26,1%). I mutui caratterizzano il 55% delle transazioni, ma si riscontra una significativa riduzione relativa del numero di acquisti immobiliari realizzati utilizzando un finanziamento bancario (-4,8%), Anche nel 2020, infine, prosegue la discesa dei prezzi degli immobili: -1,4%.