Elisabetta II visitò solo due volte Firenze: la prima volta nel maggio del 1951 era ancora una principessa e solo pochi mesi dopo, alla morte del padre Giorgio VI, sarebbe divenuta regina. La seconda visita, questa volta con i crismi dell’ufficialità, sempre a maggio ma del 1961: esattamente dieci anni dopo.
Quando all’inizio degli anni Cinquanta visitò per la prima volta la culla del Rinascimento Elisabetta, giunta in Toscana con il consorte, soggiornò a Villa Il Pratellino a San Domenico lungo la strada per Fiesole. Ad ospitarla la cugina: la principessa Elena di Romania che si trovava a Firenze.
Durante il soggiorno fiorentino Elisabetta e il marito Filippo girarono per la città come due normali turisti: spostandosi in auto e visitando i maggiori musei. Praticamente nell’anonimato.
Nella sua seconda visita, stavolta ufficiale, Elisabetta sbarcò all’aeroporto di Peretola e scortata in città con il corteo reale. Ad accoglierla l’allora sindaco Giorgio La Pira. Le immagini dell’epoca ci rimandano l’immagine della regina, vestita di bianco e con l’inseparabile borsetta, insieme al principe Filippo.
La coppia reale è su una pedana allestita sotto la loggia dei Lanzi, tra il Perseo di Benvenuto Cellini e il Ratto delle Sabine di Giambologna. Alle sue spalle il gonfalone con il giglio di Firenze e gli Arazzi Medicei, secondo il cerimoniale previsto in questi casi.
Nel suo discorso La Pira ribadì il forte legame che da sempre unisce la Toscana all’Inghilterra testimoniata dalla presenza in città di una comunità molto nutrita. Al tempo stesso invocò la pace, richiesta che ieri come oggi resta sempre di estrema attualità.
La monarca inglese venne accolta con entusiasmo dalla popolazione fiorentina e salutata dal suono delle chiarine del corteo storico della Repubblica di Firenze. Un’accoglienza in pompa magna, degna davvero di una regina. Di quella visita resta la firma della regina apposta sul libro degli ospiti di Palazzo Vecchio: un’immagine che il sindaco di Firenze ha condiviso anche sulla sua pagina Facebook.
Il rapporto tra la famiglia reale inglese e la Toscana è stato sempre profondo. Basti pensare alle ripetute visite di Carlo d’Inghilterra, anche per l’amicizia che lo lega in particolare alla famiglia Frescobaldi. Si pensi al viaggio del 1985 a Firenze insieme alla principessa del Galles Diana con tanto di Grand Tour. Il principe, oggi re Carlo III tornò nel marzo del 2017, sempre in riva all’Arno, questa volta in compagnia della seconda moglie Camilla.
Oltre alla visita di chiese e musei, Carlo incontrò numerosi produttori, anche di vino. E ancora una volta ad accogliere l’esponente della famiglia reale inglese c’erano i Frescobaldi, da oltre 7 secoli legati alle vicende di casa Windsor.
Da non dimenticare infine le numerose visite a fine Ottocento della regina Vittoria di cui ancora si conserva il ricordo alla Fattoria di Maiano.