Un omaggio all’arte e alla storia di Firenze è quello realizzato dall’artigiano fiorentino Paolo Penko, che nella sua bottega orafa ha fatto tornare in vita la cintura indossata dalla duchessa Eleonora di Toledo e immortalata nel suo celebre ritratto con il figlio Giovanni, dipinto dal Bronzino e conservato nella Galleria degli Uffizi.
Una riproduzione fedele della cintura della duchessa
Si tratta di una riproduzione attenta e curata della cintura della duchessa di Firenze, realizzata per celebrare i 500 anni dalla sua nascita. Per l’occasione, sabato 10 giugno, l’opera sarà visibile negli spazi di Penko Bottega Orafa in via delle Oche.
“Questo prezioso gioiello va ad arricchire la collezione privata dell’Oreria medicea – spiega il maestro orafo Paolo Penko – una collezione di cui fanno già parte la Corona Granducale di Cosimo I e il suo Gran Collare del Toson d’oro, lo Scettro Mediceo, e Il Fiorentino, noto anche come il Gran Diamante di Toscana, nella montatura con cui lo indossava Maria Maddalena d’Austria. La realizzazione della cintura ha richiesto due anni in cui, come per le altre opere citate, il nostro lavoro creativo è stato sostenuto da un attento studio storico, tecnico e iconografico”.
Un’opera d’oreficeria curata in ogni dettaglio
La cintura di Paolo Penko, realizzata in argento dorato, è impreziosita da smeraldi di tre colori diversi: rosso, verde e bianco che simboleggiano per tradizione le virtù teologali (fede, speranza e carità), ma anche amore, nobiltà d’animo e fertilità. Il grande castone centrale mostra gli stemmi riuniti della famiglia Medici e di Toledo, mentre quello a fianco presenta l’iscrizione celebrativa dei 500 anni (1522-2022) dalla nascita della duchessa.
Il pezzo d’eccezione della cintura è il bussolotto, un gioiello molto speciale chiamato anche “pomo d’ambra”, la cui diffusione oltralpe si deve a Caterina de Medici che ne lanciò la moda presso la corte francese. La sua superficie traforata serviva a rilasciare il profumo di una sfera di ambra grigia custodita al suo interno: i bussolotti infatti avevano la funzione di allontanare i cattivi odori e si pensava proteggessero dalle malattie.
Il bussolotto di Eleonora di Toledo conteneva resine odorose, ambra grigia e spezie all’epoca preziose come la cannella, i chiodi di garofano il cardamomo.
Dalla base del bussolotto nasce una vistosa nappa con oltre 1500 perle: una sovrabbondanza che richiama i grani del frutto ricamato proprio sull’abito con cui Eleonora è stata ritratta e ne enfatizza la simbologia di abbondanza e prosperità.