Grandi notizie per la Boxe Mugello, è stata confermata la partecipazione al ritiro per la selezione delle Nazionali di una delle sue atlete più promettenti Elektra Cartacci. Elektra che porta il nome dell’eroina dei fumetti Marvel creata da Frank Miller è figlia d’arte, anche il padre Roberto era pugile e ha solo 15 anni. Nel momento in cui ha indossato i guantoni per la prima volta è nata una passione che non l’ha più lasciata. Nel 2019 si è fermata ai quarti di finale la sua esperienza ai Campionati Europei di pugilato, qualifica Schoolgirl, tenutisi a Tbilisi in Georgia. Ma la giovane boxeur ora è pronta a ripartire per la prossima sfida. Elektra Cartacci proviene dal settore giovanile della società borghigiana gestita dal tecnico Massimiliano Polidori. A 13 anni è passata sotto la guida del maestro Gabriele Sarti ed è entrata immediatamente nel giro della nazionale italiana. Ecco la nostra intervista.
Ciao Elektra! Ti stai allenando?
Sì, ho appena scoperto di essere stata riconvocata per il ritiro delle Nazionali dal 22 al 29 agosto a Pompei. Sono felicissima. A Pompei ci alleneremo e faremo le selezioni per i prossimi campionati.
Come hai iniziato a fare pugilato?
Inizialmente facevo un altro sport, pallamano, poi la squadra si divise e restai ferma. Prima ancora facevo karatè. Dopo la pallamano non sapevo cosa fare, ma non mi piace va stare ‘ferma’ non era una cosa da me, sono sempre stata una ragazza attiva. Il mio babbo ex pugile, mi disse: prova, perchè no. Lì per lì pensavo fosse una cosa astronomica. Poi nel 2017 a luglio provai e si rivelò pazzesco. Mi piacque subito. Iniziai con il ‘Criterium’ una gara per bambini. Si fanno combattimenti molto ‘soft’ i colpi non partono praticamente. Dopo quello inizia con l’agonismo, e cominci ad allenarmi con i più grandi. Più o meno sono sempre stata l’unica femmina, non è sempre stato facile.
Qual è la cosa che ti piace di più della boxe?
Forse quello che ti insegna. Alla fine si rivela tutt’altro rispetto a quello che uno potrebbe pensare. Ti insegna a credere in te stessa, ad accettare le sconfitte, a continuare ad allenarsi indipendentemente dal fatto che uno vinca o perda. Una volta scesi dal ring bisogna continuare ad allenarsi con costanza. Insegna a non abbattersi, a continuare ad andare avanti, stringere i denti e non arrendersi. E’ un insegnamento di vita, cose che ti servono tutti i giorni.
Sei molto giovane, ti hanno mai fatto battute spiacevoli?
A volte è capitato che facessero battute. I pregiudizi sono molti su questo sport, per esempio che non sia adatto a una ragazza perchè troppo violento. Sono discorsi che fanno tutti senza conoscere la boxe. Non è violento. Quando sali sul ring sei pronta per combattere.
Qual è il tuo rapporto col dolore? Come ti confronti con tutto quello che può capitare sul ring?
Sinceramente sono una ragazza molto spensierata, non penso a queste cose, non ho paura, zero. Non mi passa neanche per la mente. Alla fine se hai paura non ti diverti. Con l’adrenalina sul ring le ‘botte’ non le senti. L’emozione c’è, ti stai confrontando con una persona che non hai mai visto, con cui non hai mai combattuto. Affronti qualcosa che non fai tutti i giorni, ma dietro c’è una preparazione lunga. Non puoi sbagliare, quando sali devi essere al 100% delle tue capacità.
Qual è l’incontro più bello che ti ricordi?
Sicuramente gli Europei l’anno scorso a Tiblisi, è stata un’emozione fantastica! Anche se ho perso, potevo certamente fare meglio, non lo metto in dubbio, però è stato comunque l’incontro più bello, la cosa più importante che ho fatto. In realtà tutti gli incontri che ho fatto sono stati belli, che abbia vinto o perso.
Continuerai con la Boxe?
Assolutamente sì, di sicuro non sarà sempre facile, ma la risposta è sì.