A Terranuova Bracciolini, comune della provincia di Arezzo, nascerà un polo dedicato all’economia circolare specializzato nel trattamento dei RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche. L’impianto, che si estenderà su una superficie di 2500mq, sarà realizzato da Iren, azienda multiservizi che si occupa della gestione dei rifiuti nell’Ato Toscana Sud che comprende le province di Arezzo, Grosseto, Siena e sei Comuni della provincia di Livorno.
“Sono particolarmente orgogliosa di presentare questo progetto che interpreta a pieno lo spirito con cui abbiamo promosso l’Avviso Pubblico che sta alla base del nuovo Piano dell’economia circolare. Si tratta di un impianto tecnologicamente evoluto ed innovativo, collocato in un’area già a vocazione industriale, che estrarrà metalli preziosi da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) – dichiara Monia Monni, assessora all’Ambiente della Regione Toscana -. Questa tipologia di rifiuto rappresenta una vera e propria miniera urbana di materiali caratterizzati da un alto valore economico e da un elevato rischio di approvvigionamento, peraltro indispensabili ai cicli produttivi di molte industrie, tra le quali quelle legate alle energie rinnovabili. Ringrazio Iren per aver saputo perfettamente cogliere la sfida lanciata dalla Toscana, contribuendo così alla promozione di uno sviluppo più sostenibile e giusto, anche attraverso la costruzione di un ciclo dei rifiuti capace di estrarre valore dai nostri scarti e di alimentare filiere e nuovi cicli produttivi riducendo il ricorso alle materie prime, investendo in tecnologie innovative a basso impatto”.
Dopo l’autorizzazione ricevuta dalla Regione Toscana a fine 2023, Iren insieme ai partner progettuali Osai Green Tech e BTT Italia, è al lavoro per la realizzazione di questo impianto dove sarà utilizzato un processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale per estrarre i metalli preziosi dalle schede elettroniche che vi saranno conferite. L’impianto sarà a regime entro la fine del 2024 e sarà in grado di trattare oltre 300 tonnellate di rifiuti RAEE all’anno. Oltre al basso consumo energetico e ad una ridotta produzione di CO2, l’impianto avrà ulteriori plus: garantirà lo sviluppo di quest’area del Valdarno e favorirà sinergie con il distretto orafo dell’aretino. Dalle lavorazioni dei RAEE, saranno infatti estratti, ogni anno, oltre 200 chili di oro e altrettanti di argento, metalli che saranno reimmessi nel mercato e indirizzati proprio all’industria orafa di questa parte di Toscana. A questi metalli preziosi si aggiunge l’estrazione di rame e palladio, indispensabili per i cicli produttivi di molte industrie.
“Siamo davvero soddisfatti – ha detto Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini – di veder nascere il primo impianto di recupero RAEE del Valdarno. Un passo fondamentale nella costituzione del primo distretto di economia circolare del nostro territorio. Apprezziamo che Iren abbia scelto di investire in questo progetto così importante e innovativo, in sinergia col Comune, aprendo un nuovo scenario in Valdarno, sia in termini di occupazione che di sostenibilità e Green Economy. Trasformare lo scarto in valore è uno dei paradigmi del futuro, un orizzonte diverso dall’attuale, in grado di creare sviluppo secondo un modello nuovo e sostenibile”.
Rifiuti RAEE
Con la sigla RAEE si definiscono i rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche e elettroniche. Diventano un RAEE tutte quelle apparecchiature che ci circondano e che, per un motivo o l’altro, non funzionano più, sono guasti o decidiamo di cambiarli. I RAEE comprendono grandi e piccoli elettrodomestici, computer e vecchi smartphone, frigoriferi e congelatori, ma anche tv e monitor fino alle lampade a risparmio energetico. Questi rifiuti possono contenere sostanze altamente inquinanti e pericolose, come metalli pesanti, ma anche mercurio, che rappresentano un potenziale pericolo per l’ambiente. Qui entriamo in gioco noi cittadini, i RAEE infatti non devono essere dispersi o gettati nell’indifferenziato ma devono essere correttamente conferiti negli ecocentri. Da qui vengono poi portati negli impianti dove vengono recuperate le materie e i metalli preziosi, come quello che vedrà a breve la luce a Terranuova Bracciolini. In attesa di questo impianto, oggi più del 90% dei RAEE vengono portati all’estero, in impianti in Europa dove vengono recuperati i semiconduttori e i metalli preziosi.
Il Gruppo Iren
Iren è una società multiservizi che opera nei settori dei rifiuti e dell’energia in Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e anche in Toscana. L’azienda ha iniziato ad operare in Toscana nel 2001 partendo dalla gestione del servizio idrico e gas nella provincia di Livorno, dal 2020 è diventata socio di maggioranza di Sei Toscana, gestore unico del servizio integrato dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud, di cui fanno parte le province di Arezzo, Grosseto e Siena e sei comuni della provincia di Livorno. A questo è seguita l’acquisizione di alcuni impianti per il trattamento dei rifiuti proprio nell’Ato Sud. Con l’ingresso nel perimetro aziendale di Siena Ambiente, società che opera nel ciclo integrato dei rifiuti gestendo gli impianti di selezione, valorizzazione, compostaggio e recupero di energia da rifiuti, Iren è diventata uno dei principali operatori nel settore ambiente e rifiuti in Toscana. Oltre alla realizzazione dell’impianto per i RAEE a Terranuova Bracciolini, che vede un investimento da parte di Iren di 5 milioni di euro, è seguita l’autorizzazione per realizzare un nuovo polo integrato di economia circolare a Scarlino per un investimento, in questo caso, di oltre 150 milioni di euro. Il Gruppo Iren si occuperà della progettazione, della realizzazione e della gestione del nuovo polo, sulla base di tre obiettivi: la progettazione dei nuovi impianti che serviranno l’area grossetana, la demolizione del termovalorizzatore di Scarlino WTE e infine la bonifica del sito.
“Questo progetto testimonia l’impegno del Gruppo Iren nel campo dell’economia circolare e, in particolare, nella filiera legata al recupero di metalli preziosi e materie prime critiche dai RAEE – commenta Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente -. Un impianto che rappresenta un’eccellenza nazionale, non solo sul piano dell’innovazione tecnologica, ma anche dell’integrazione con il territorio, resa possibile da un dialogo positivo con gli stakeholder. Il progetto permette inoltre di sviluppare una filiera strategica, valorizzando un tipo di rifiuto che oggi, per oltre il 90%, viene avviato a recupero all’estero, e utilizzando principalmente tecnologie di incenerimento. Un tassello significativo della strategia di investimento Iren, che in Toscana vede un focus particolare nello sviluppo della dotazione impiantistica, con due importanti progetti di poli integrati dedicati al ciclo integrato dei rifiuti, in Valdarno e a Scarlino”.