Obiettivi ambiziosi, raggiungibili solo se “sapremo liberarci da gabbie ideologiche e pregiudizi per trovare le giuste soluzioni”. A dirlo è l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, intervenuta giovedì 17 novembre a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze al convegno “Economia circolare e nuove pratiche per la raccolta ed il recupero”, organizzato dalla CGIL Toscana, per mettere a confronto esperienze e buone pratiche portate avanti nelle varie realtà toscane.
Entro la fine dell’anno, l’assessora consegnerà il nuovo Piano dell’economia circolare al Consiglio regionale che avrà obiettivi importanti: “Aumentare la qualità e la quantità della raccolta differenziata, introdurre l’obiettivo del 65% di riciclo e superare le discariche attraverso la realizzazione di impianti efficienti di riciclo e recupero. Questi elementi sono strettamente connessi tra loro, perché la raccolta differenziata è il mezzo più efficace per arrivare al raggiungimento dello scopo finale: estrarre valore dai rifiuti e far ritornare questo valore in circolo.
Fondamentale anche il porta a porta che “si sta rivelando efficace – ha detto Monni – ma siamo consapevoli che ha un peso molto forte, sia dal punto di vista economico, che sulle spalle e sulle braccia dei lavoratori. Anche in questo senso dobbiamo superare le ideologie e valutare tutto: efficacia degli strumenti, economicità processi, rispetto diritti lavoratori, giustizia tra i generi nello svolgimento delle stesse funzioni”.