Castelmuzio è una frazione di Trequanda: un paese di poco più di 250 abitanti, appena 40 gli abitanti del borgo. Negli ultimi anni è rifiorito, grazie al successo sui social della manifestazione CastelLibro, giunta alla V edizione. Merito dell’impegno e dell’entusiamo di Roberta Perugini, di professione libraia a Firenze e di Maria Stella Bianchini. Le due donne sono cuore e motore della manifestazione.
“Io ci sono nata a Castelmuzio, è stato proprio l’amore per quel luogo dove ho ristrutturato la casa della mia nonna a convincermi a inventare qualcosa soprattutto per i ragazzi che abitano ancora lì” racconta Roberta.
Perugini ha lasciato il suo piccolo mondo quasi quarant’anni fa, ma non ha mai tagliato i ponti con il passato. “E’ un posto bellissimo ma non offre molte possibilità ai giovani. Sotto questo punto di vista è una zona abbandonata: io me ne sono andata via che avevo 17 anni” sottolinea.
Negli anni della gioventù vissuti in paese la lettura per lei è stata tutto, soprattutto un’ancora di salvezza. “Ho avuto una malattia quando ero piccola e in un paesino tipo Macondo, dove i tuoi compagni di classe sono tre, quattro trovare qualcuno che ti rappresenti e ti somigli è difficile. O ti facevi le canne per evadere o trovavi un’alternativa. Io grazie a una maestra delle elementari che ho sempre ringraziato la mia forma di evasione l’ho trovata nella lettura” confida.
E’ stato l’amore per i libri, quella cultura con cui si diceva che non si mangia e il sostegno di un’amica Maria Stella Bianchini che abita in paese e con cui ha condiviso il progetto alla base della manifestazione per CastelLibro. “Con Maria Stella Bianchini abbiamo deciso di partire dai libri” ricorda ancora. Ne è nato un evento che si è rapidamente diffuso sui social e che oggi è un momento di rinascita per Castelmuzio nel segno delle donne e l’occasione per la popolazione di ritrovarsi a condividere un progetto insieme. Una manifestazione in cui il Comune ha creduto tanto, da subito, soprattutto il sindaco Andrea Francini e poi sostenuta anche dalla Regione Toscana che la vede come un modo per far rinascere il borgo.
Due associazioni, Castelmuzio Borgo Salotto e la società sportiva Valentino Mazzola collaborano attivamente al successo dell’iniziativa e tra un incontro letterario e una cena a base di pici, i soldi raccolti grazie all’impegno di tanti volontari sono serviti per aiutare i ragazzi del paese. “Oggi hanno a disposizione una biblioteca a loro destinata e una stanza dove incontrarsi soprattutto d’inverno quando non è possibile stare all’aperto” spiega Roberta.
Il pregio di CastelLibro è che a differenza di altri festival, di altri salotti letterari che si vedono in giro qui è davvero tutto un paese che partecipa all’evento e l’obiettivo è proprio di coinvolgere la gente del posto più dei turisti. “C’è questa terrazza con questo salottino in marmo e ferro battuto. Uno spazio molto suggestivo per le nostre iniziative culturali, dove la comunità si riunisce a parlare di libri. E’ una cosa meravigliosa. Il nostro è un modo di non svendere il borgo al turismo” puntualizza.
La V edizione del festival si è conclusa poche settimane fa e già la macchina organizzativa è al lavoro per l’edizione 2023. “Nell’attesa della sesta edizione a ottobre si svolgeranno un evento per la festa dell’olio con due, tre incontri dedicati a biodiversità e territorio” assicura.
La rinascita di Castelmuzio così prosegue. Nel segno delle buone letture. “Il paese d’inverno sonnecchia ma quando arriva la bella stagione si anima. Per le vie del paese trovi i vasi di terracotta con piccole piante d’ulivo che è il simbolo stesso di Castelmuzio. Mi piace dire che avremmo potuto fare la sagra della porchetta e invece abbiamo preferito realizzare una manifestazione dedicata ai libri” conclude Roberta. Nella convinzione che con una buona lettura non si è mai del tutto soli.