Un’assemblea partecipata a Pieve Santo Stefano sul tema della E45. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e l’assessore regionale, Vincenzo Ceccarelli, hanno incontrato sindaci e rappresentati dei cittadini e delle categorie economiche che ormai da circa un mese soffrono i forti disagi causati dalla chiusura del viadotto del Puleto.
Chiusura, lo ricordiamo, disposta dalla Procura di Arezzo per un rischio crollo. Era il 16 gennaio. Dopo quasi 30 giorni Anas ha annunciato, per l’inizio della prossima settimana, la riapertura al traffico leggero su una sola corsia per ogni senso di marcia a velocità ridotta. Resta peró il problema del traffico pesante e quindi dei rifornimenti per aziende ed esercizi commerciali.
La chiusura del collegamento ha avuto, infatti, inevitabili ripercussioni sull’economia dell’area e la Regione ha chiesto lo stato di emergenza nazionale per mettere in condizioni il Governo di liquidare una forma economia a favore della comunità. L’altro nodo da sciogliere peró è proprio questo: la richiesta di un “ristoro” risulta, ad oggi, inascoltata.
“Se sulla riapertura al traffico della E45 e sull’intervento da parte di Anas della vecchia Tiberina 3bis le cose stanno andando avanti, sulla richiesta di calamità nazione e di ristoro per i danni subiti dal territorio non abbiamo nessuna interlocuzione da parte del Governo” – il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli. Per il Presidente Enrico Rossi ci potrebbero addorittura essere le condizioni per procedere con un decreto simile a quello adottato per Genova dopo il crollo del Ponte Morandi.
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