È morta la mattina del 23 novembre a Firenze, sua città natale, Adele Corradi, la professoressa che, dal 1963, aiutò don Lorenzo Milani nella scuola di Barbiana fino alla scomparsa del priore nel 1967 e seguì anche l’intero lavoro di redazione collettiva della “Lettera a una professoressa”. Corradi avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 9 dicembre.
“La professoressa diversa da tutte le altre”
“Sono nata a Firenze nel 1924 e per tutta la mia vita lavorativa sono stata insegnante di lettere nella scuola media – aveva raccontato –. Sono andata in pensione a sessantasette anni. Devo confessare che ero un’insegnante identica alla destinataria della Lettera a una professoressa. I rimproveri che i ragazzi di Barbiana rivolgono a quell’insegnante me li meritavo tutti. Per questo non c’è una parola della Lettera che non sottoscriverei. L’incontro con la scuola di Barbiana e con don Milani ha scavato un solco nella mia vita. Mi son vista come non mi ero mai vista. E non solo come insegnante, ma come persona”. Sulla sua esperienza e conoscenza di don Milani aveva pubblicato un libro, con Feltrinelli, “Non so se don Lorenzo”.
La Fondazione don Lorenzo Milani la definisce “consigliera ed anche per noi maestra”. Sul sito si legge: “Ci ha lasciato a 99 anni Adele Corradi, la professoressa di don Milani. “La professoressa diversa da tutte le altre” a cui lui dedicò una copia della più celebre delle sue lettere che è stata al suo fianco per quattro anni, dal 1963 fino alla scomparsa del sacerdote”.
Corradi, ricorda ancora la Fondazione, “ha voluto bene al suo Priore ed ha passato tutta la sua esistenza a difenderlo dalle periodiche accuse, a fare conoscere il suo insegnamento e la sua scuola”. Nel libro di Adele Corradi “Non so se Don Lorenzo” si legge infatti: “A me pare orribilmente offensivo anche soltanto tentare di difenderlo. Don Milani si difende da solo. Con tutto quello che ha fatto. E con tutto quello che ha scritto. Ma bisogna leggerlo tutt’intero, non limitarsi a estrapolare una frasetta interpretandola a vanvera. Leggendo il suo testamento, si comprende che per don Lorenzo l’amore di Dio si potesse vedere solo attraverso l’amore per le sue creature”.
Cordoglio unanime dalle istituzioni e da chi l’ha conosciuta. “Una donna straordinaria – dice la sindaca di Firenze, Sara Funaro – Ha concretizzato ogni giorno nel suo lavoro il significato più vero e profondo del concetto di educazione così come lo intendeva don Milani che infatti la definiva ‘una professoressa diversa da tutte le altre'”.