Dopo un complesso restauro iniziato a marzo 2019 e costato 600mila euro, riapre al pubblico la torre campanaria della Basilica di San Frediano a Lucca, scrigno di tesori per la storia dell’arte e luogo di spiritualità tra i più importanti della città toscana.
Il campanile è alto 55,20 metri e dalle sue 31 aperture – tra monofore, bifore, doppio ordine di trifore e quadrifore agli ultimi due livelli – è possibile avere una visuale unica sul centro storico della città e sul circondario della Piana di Lucca.
Nel campanile si trova anche la ‘campana di Santa Zita’ del 1223, l’originale e unica superstite di quelle che suonarono miracolosamente il giorno della morte della santa il cui corpo incorrotto è conservato e venerato nella basilica di San Frediano.
Il restauro
Entrando nello specifico l’intervento è consistito nella sistemazione e messa a norma delle scale esistenti, nel restauro del paramento interno, dei solai e della copertura compresi i merli danneggiati dagli agenti atmosferici anche nell’inserimento della scala elicoidale che consente al visitatore, che arriva dall’interno della basilica, di salire al piano da cui ha inizio la scala in pietra che conduce alla sommità del campanile.
Per quanto riguarda la cella campanaria è stato realizzato un vero e proprio osservatorio con la sistemazione di piccole gradinate in legno removibili che, con l’ausilio di un sistema di protezione, permetteranno la migliore e più sicura visibilità all’esterno.
L’intervento è stato coperto dalle finanze della Basilica grazie ai fondi raccolti dalla bigliettazione per l’ingresso in basilica dal 2016 e grazie a prestiti bancari già in essere, con l’aggiunta anche del contributo di 140mila euro concesso dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca.