Il valore delle produzioni Dop e Igp della Toscana vola: nel 2022 ha superato 1,4 miliardi di euro, con un balzo del 3,2% rispetto all’anno precedente secondo l’ultimo rapporto Qualivita 2023, i cui dati sono stati resi noti da Coldiretti Toscana.
Le eccellenze toscane più amate, dal vino ai Cantuccini
È il comparto vitivinicolo con un valore alla produzione di 1.224 milioni di euro (+3,5%) a dettare il passo della Dop Economy spinto dalle buone performance di Chianti DOP, Chianti Classico DOP e Brunello di Montalcino DOP, seguite da Toscano IGP, Bolgheri DOP, Vino Nobile di Montepulciano DOP e Morellino di Scansano DOP. Il comparto cibo ha invece un valore alla produzione di 179 milioni di euro nel 2022 (+1,2% rispetto al 2021).
Prosciutto Toscano DOP, Cantuccini Toscani IGP, Pecorino Toscano DOP, olio Toscano IGP, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e Finocchiona IGP sono invece le produzioni che partecipano in quota maggiore al valore economico del Food.
“Dici Made in Italy ma pensi alla Toscana. È una parola universale che non ha bisogno di traduzione, un brand che evoca immediatamente qualità, bellezza, paesaggio, accoglienza, calore – spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana – l’andamento positivo della Dop Economy e così delle esportazioni ci dicono che ci sono ancora enormi spazi e margini sui mercati per le nostre produzioni e per i nostri vini ma ci dicono anche che è importante continuare ad investire e sviluppare su filiere di qualità, certificate e tutelate per accrescere il valore aggiunto dei nostri prodotti. Lo scorso anno, a fronte di un andamento delle produzioni reale del 2,7%, il valore aggiunto è cresciuto del 16,2% in più rispetto all’anno prima. La strada della qualità, della distintività, dell’identità e dell’innovazione è la via maestra per garantire alle imprese agricole una equa remunerazione e distribuzione della ricchezza lungo la filiera assicurando un futuro ai territori e alle comunità”.
L’export in crescita anche nel 2023
In crescita anche le esportazioni, che nel terzo trimestre del 2023 hanno sfiorato gli 800 milioni di euro (+6%) portando il dato complessivo dei primi nove mesi dell’anno a 2.543 milioni di euro (+2,3%).
Come sottolinea Coldiretti Toscana fondamentali, per il futuro dell’agroalimentare regionale e nazionale, saranno i nuovi strumenti a tutela e protezione delle produzioni IG e della trasparenza come il primo testo unico europeo sulle denominazioni atteso ora alla definitiva approvazione alla Plenaria tra gennaio e febbraio e l’introduzione nelle etichetta del paese di origine per molti altri prodotti di largo consumo a partire dal 1 gennaio 2025 per evitare che vengano scambiati per italiani o europei.