Promuovere l’occupazione femminile e quindi anche la parità di genere rafforzando il welfare aziendale. È questo l’obiettivo delle due iniziative che la Regione Toscana mette in campo attraverso il Fondo sociale europeo plus: un bando da oltre 7,5 milioni di euro fino al 2025 e il progetto “Vita Lavoro Toscana”, un intervento di comunicazione che si svilupperà su tutto il territorio regionale.
Conciliare vita-lavoro con più flessibilità
L’obiettivo è incoraggiare l’introduzione di soluzioni innovative di welfare per la conciliazione vita-lavoro all’interno dei contesti aziendali in modo da contribuire a una più equa redistribuzione del carico di cura all’interno della coppia, favorire la presenza delle donne in azienda, e le loro opportunità di carriera, sostenendo misure dirette sia a lavoratrici sia a lavoratori working carers, ovvero persone che pur lavorando assistono familiari bisognosi di cure.
In particolare,il bando sosterrà piani che prevedono misure di welfare a supporto dell’organizzazione familiare: dalla flessibilità oraria e organizzativa ai servizi per la cura o l’assistenza di figli, anziani, familiari non autosufficienti.
“Vogliamo incoraggiare le aziende ad adottare misure dirette ad agevolare un miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata e sostenere la corresponsabilità dei compiti di cura, che costituiscono una chiave determinante per rendere le donne più partecipi nel mondo del lavoro, più libere di raggiungere ruoli apicali – spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani – nelle imprese capaci di valorizzare le donne e di promuovere la parità di genere, a migliorare è anche la competitività”.
Il bando da 7,5 milioni di euro per il welfare aziendale
Il bando, già aperto da alcune settimane, ha una dotazione finanziaria di 7 milioni e 571 mila euro per il triennio 2023-2025, e sosterrà piani di welfare per la conciliazione vita-lavoro elaborati dalle imprese toscane (ma anche enti, associazioni e liberi professionisti) fino a un tetto massimo di 25mila euro
I progetti potranno richiedere il finanziamento di 3 tipologie di azioni: la definizione del Piano di welfare di conciliazione e l’attuazione delle misure previste dal Piano, che potranno prevedere misure di flessibilità oraria e/o organizzativa, servizi di welfare di conciliazione per la cura o l’assistenza ad anziani o familiari non autosufficienti o per l’educazione e istruzione dei figli o a supporto dell’organizzazione familiare, anche in forma indiretta attraverso un “credito welfare” (buoni acquisto, rimborso spese). I finanziamenti, infine, potranno essere concessi anche per la costituzione di una rete di welfare territoriale o inter-aziendale tra piccole e medie imprese.
Le misure sono destinate a donne e uomini, lavoratrici e lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, con contratto di somministrazione, con contratto di apprendistato, soci di cooperative, collaboratrici e collaboratori coordinati e continuativi, tirocinanti.
Il progetto Vita Lavoro Toscana
“Credo sia giusto e necessario favorire la conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro e parlare di questo tema non sempre e solo al femminile – spiega l’assessora alla formazione, al lavoro e alle pari opportunità della Toscana Alessandra Nardini – ancora oggi, nella cultura della nostra società, il carico di cura è quasi esclusivamente sulle spalle delle donne, manca un’equa distribuzione tra donne e uomini all’interno della coppia e della famiglia. Questo rappresenta anche uno dei fattori determinanti che spiega la minore partecipazione delle donne al mondo del lavoro, il più frequente ricorso al part time se non addirittura l’abbandono del lavoro in alcuni momenti della vita e una minore presenza femminile nelle posizioni apicali. Tutto questo ovviamente ha come conseguenza anche disuguaglianze retributive e pensionistiche. Si tratta di una situazione assolutamente intollerabile rispetto alla quale le istituzioni, a tutti i livelli, hanno il dovere di intervenire”.
Assieme al bando, la Regione ha avviato anche “VLT – Vita Lavoro Toscana”, specifico intervento di comunicazione e animazione territoriale per informare e sensibilizzare gli operatori economici su valore strategico e benefici del welfare aziendale. Un percorso condiviso con le associazioni datoriali e sindacali della Toscana più rappresentative che dopo i primi incontri nel dicembre scorso si svilupperà per tutto il 2024 in ogni provincia attraverso 20 eventi sia a carattere informativo, sia a carattere laboratoriale per favorire la nascita di comunità di lavoro o di reti.