Attualità/

Donazione di sangue, patto tra Avis Toscana e le grandi aziende

Siglato accordo con Estra Spa, Eli Lilly e Sogesi per favorire la raccolta di sangue e plasma tra i lavoratori: “Rafforzare cultura solidarietà nei luoghi di lavoro”

 

foto-gruppo

Un patto tra Avis Toscana e le grandi imprese del territorio per rafforzare la cultura della donazione di sangue e plasma nei luoghi di lavoro, facilitando i dipendenti. L’accordo è stato sottoscritto a Firenze dalla presidente regionale di Avis Claudia Firenze,  i rappresentanti delle direzioni generali dell’azienda sanitaria Toscana centro, Toscana nord ovest, e dell’azienda ospedaliera di Careggi, insieme ai rappresentanti delle tre aziende coinvolte: Estra Spa, Eli Lilly e Sogesi. All’incontro ha partecipato anche l’assessora regionale al lavoro Alessandra Nardini.

L’accordo nasce anche dalle riflessioni nate da una recente ricerca che Avis Toscana ha commissionato al dipartimento di scienze politiche dell’università di Pisa. Per due mesi, nel 2023, è stato preso in esame un campione di 370 ex donatori: ne è emerso che quattro dipendenti su dieci non donano più. Secondo la ricerca di Unipi, inoltre, l’81% degli ex donatori ha un’occupazione stabile, ma sono proprio gli impegni di lavoro la prima causa che in Toscana determina l’impossibilità di donare (32% del campione). Pesa in modo rilevante anche la mancanza di permessi accordati per effettuare il gesto solidale, che coinvolge il 6,2% degli intervistati.

“Sono dati – dice la presidente di Avis Toscana, Claudia Firenze – che ci hanno indotto a cercare risposte concrete per reagire a questo andamento. Spesso, infatti, la disaffezione al dono è imputabile a fattori che non hanno a che vedere con la reale volontà dei lavoratori. Ora l’obiettivo è diffondere una cultura della solidarietà nei luoghi di lavoro, ispirando anche altre aziende”.

Strategia che nasce anche da un protocollo approvato dalla giunta regionale: “Quando in giunta abbiamo approvato il protocollo da cui scaturiscono anche gli accordi di oggi il nostro primo obiettivo era promuovere la cultura del dono, semplificando la vita ai cittadini a partire dai luoghi di lavoro – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani –  Donare sangue è importante, perché essenziale per la cura o per trattamenti di emergenza di molte persone. Donare sangue fa bene al sistema sanitario e al diritto alla salute di tutti. E’ un gesto di altruismo. Ma costituisce anche un modo per tenere sotto controllo il proprio stato di salute, attraverso controlli periodici sul sangue donato”.

 

Topics:

I più popolari su intoscana