Sistemi di domotica avanzata per garantire autonomia e indipendenza al primo “condominio solidale” per persone con disabilità in Toscana. Lo spazio, inaugurato a Empoli nei locali dell’ex Sert, è una novità per il cohousing sociale nell’ambito dell’handicap e vede sotto lo stesso tetto condominio solidale, smart home e presto casa di comunità per un progetto di sperimentazione pubblica.
La rigenerazione urbana Hope
L’edificio di piazza XXIV Luglio è nel centro storico di Empoli, tra via dei Neri e una serie di spazi aperti riqualificati nell’ambito del progetto di rigenerazione urbana HOPE (Home of People and Equality). Il palazzo ottocentesco, oggetto di una ristrutturazione dal costo di circa 2,8 milioni di euro, contiene anche degli alloggi privati e degli spazi comuni a usufrutto dei beneficiari.
Gli appartamenti del condominio
Il condominio solidale è gestito dal raggruppamento di Freedom Condividere l’abitare, mentre la smart home è concessa all’associazione Vorrei Prendere il Treno ETS. In totale sono 14 gli appartamenti complessivi, dei quali dieci gestiti dall’ati Freedom, una ‘smart home‘ per persone diversamente abili concesse all’associazione ‘Vorrei prendere il treno Ets‘, fondata da Iacopo Melio, e tre della Società della salute Empolese Valdelsa.
Presto una casa di comunità
Nello stesso immobile, nelle prossime settimane, aprirà anche una ‘casa di comunità‘ in cui saranno presenti medici e infermieri al servizio dei residenti del centro storico. La struttura ospiterà medicina del territorio e centro di ascolto per i più giovani, oltre a offrire un servizio di assistenza socio-sanitaria integrato ai residenti del centro storico.
La sfida è stata creare nuove forme di assistenzialità, residenzialità e socialità urbana, riportando in centro storico una serie di funzioni pubbliche così da favorire la promozione e l’inclusione sociale in linea con le strategie di sviluppo urbano sostenibile, promosse dalla Regione Toscana con i Progetti di Innovazione Urbana.
Barnini: la sfida è diffondere il modello
“Questa inaugurazione è il frutto di un lungo viaggio, iniziato nel 2015 – ricorda la sindaca Brenda Barnini – Era il 2015 quando decidemmo di partecipare a questo percorso di riqualificazione che interessa il centro storico della città. Nel 2015, eravamo molto volenterosi di rimettere vita e funzioni in contenitori urbani vuoti ma molto meno consapevoli di oggi che questo tipo di sfide servono a connotare il presente e il futuro delle città: mi impegnerò affinché quello che è Freedom il più possibile sia conosciuto dai privati che costruiscono abitazioni, perché questo possa diventare realmente modello dell’abitare dell’oggi e del domani. C’è bisogno di questo. La grande sfida è diffondere questo modello”.
Spinelli: un progetto innovativo
Al taglio del nastro erano presenti numerose autorità, tra cui l’assessore regionale al sociale Serena Spinelli, oltre ai soggetti gestori degli spazi abitativi. “Questo progetto dimostra che la dimensione abitativa può essere la base per costruire nuove e più forti relazioni di comunità, migliorando la qualità della convivenza – spiega l’assessora regionale alle Politiche sociali e abitative, Serena Spinelli – Grazie al Comune di Empoli, per aver voluto sperimentare un progetto innovativo, alle associazioni e agli enti del terzo settore coinvolti e a tutti coloro che hanno lavorato per arrivare a questo risultato. Un esempio di come questa sinergia riesca ad attivare al meglio le risorse presenti nelle nostre comunità“.